«L’Assemblea nazionale di Sel è stata emozionante. Costituente.
Il documento conclusivo e, soprattutto l’intervento in chiusura, di Nichi Vendola, sono stati interessanti e assolutamente condivisibili. Ma sono stati interessanti e condivisibili anche molti altri interventi, di Fabio Mussi, di Cecilia D’Elia, di Marco Furfaro, di Simone Oggionni, di Erasmo Palazzotto, di Loredana De Pretis, di Arturo Scotto, di Nicola Fratoianni, di … E quelli di compagni di strada come Tommaso Fattori e Argyris Panagoupolos (che in italiano parla veloce come in greco e dice cose giuste). Sono grata a Sel una comunità politica di cui sono orgogliosa di far parte. Abbiamo assunto decisioni importanti: costruiremo insieme a chi lo vorrà un soggetto politico nuovo, radicale, europeista, alternativo alle politiche neoliberiste che hanno ridotto l’Europa a fortino miserabile, dove non si fanno politiche contro la povertà, ma contro i poveri, dove essere immigrati è colpa e reato. Metteremo a disposizione il nostro patrimonio che è cultura politica, esperienza, tentativi, errori, vittorie, di un soggetto più grande, inclusivo, accogliente, dove stare bene insieme e dove la politica diventi viva e vita. Non dismettiamo la nostra ricchezza. La investiamo con generosità. Siamo orgogliosi della comunità politica che abbiamo creato in 5 anni. Fieri di aver contribuito a rendere possibile l’opportunità presente tenendo aperte porte e finestre e lavorando in Parlamento e nelle piazze. Grati a Syriza e al popolo greco che ci hanno indicato una possibilità e che hanno riaperto la partita anche per noi. Fare bene. Fare presto. Fare insieme. Il tempo è ora». [Celeste Grossi, Assemblea nazionale Sel]