Anno: 2021

Personali geografie/ Maluchit, Pakistan

Iniziamo con questo articolo una serie dedicata alla Geografia, raccontata dalle persone che da Paesi lontani si sono trasferite vicino a noi. Sono brevi squarci su situazioni geografiche, ambientali, culturali, sociali diverse da quelle a cui siamo abituati, raccontate in prima persona per capire meglio il mondo che ci circonda.

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RINVIATO/ Faber per Xanadù

Il circolo Arci Xanadù comunica che per i problemi derivanti dalle nuove norme anti-covid introdotte con il recente decreto, il concerto per celebrare il grande cantautore genovese deve essere rinviato a data da destinarsi. Ma non temete: il tributo a De André arriverà, più bello e più coinvolgente che mai.

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Studenti e prefetto insieme per la scuola

Gli studenti e le studenti dell’Uds hanno chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto di Como. Si svolto il 31 dicembre è ha avuto grande rilievo non solo perché è essenziale che gli abitanti della scuola possano rappresentare il proprio punto di vista al rappresentante dello Stato nel territorio, ma anche perché in questa fase drammatica della pandemia è necessario che tutti/e si assumano la responsabilità di scelte che devono garantire il diritto allo studio senza intaccare il diritto alla salute. Il Comunicato Uds.

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In Lombardia vaccinazione lenta

Mentre c’è il rischio che dal 7 gennaio si attui un irresponsabile nuovo “liberi tutti” e con riaperture irrazionali si determinino non solo più morti, ma l’impossibilità di svolgere le vitali vaccinazioni, la Regione Lombardia si distingue per incapacità e inadeguatezza che sono il tratto distintivo della Giunta di destra di Fontana e Gallera. Il Consigliere regionale del Pd denuncia: «Vaccinazioni anti covid-19, Lombardia già in ritardo, non si possono commettere gli stessi errori della vaccinazione antinfluenzale».

«I dati del ministero della Salute mettono la Lombardia quindicesimo posto in Italia per il numero di vaccinazioni effettuate in percentuale alle dosi ricevute. Con un misero 2,7% è lontanissima dal 34,8% della provincia autonoma di Trento ma anche dal 20,8% del Lazio.

Molto critico il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo, che dichiara: “Se c’è una cosa che non ci possiamo permettere in Lombardia è di sbagliare anche la campagna vaccinale anti Covid, come è stato fatto per i vaccini antinfluenzali. Dopo tutto quello che è accaduto qui in Lombardia altri errori non sono ammessi e francamente sono molto preoccupato da questa falsa partenza. Non possiamo poi non ricordare che diversi esponenti leghisti hanno fatto in queste ultime settimane dure polemiche sulla distribuzione dei vaccini tra le diverse regioni e tra questi ha spiccato l’europarlamentare Ciocca, già consigliere regionale, secondo cui era più importante vaccinare dal Covid i lombardi che i cittadini di altre regioni del centro e del sud. Il fatto è che oggi diverse di quelle Regioni, come ad esempio la Sicilia, sono in grado di fare meglio della Lombardia, per non parlare del Lazio. Siamo ancora alle prime ore del nuovo anno e la Regione simbolo della Lega ha inanellato l’ennesima brutta figura sulla gestione della pandemia. Spero che sia solo una falsa partenza senza eccessive conseguenze, perché l’esperienza dei vaccini antinfluenzali non si deve assolutamente ripetere, per la salute dei lombardi e la ripresa della vita normale e dell’economia.”» [Angelo Orsenigo, pd]

E ora dove andiamo?

È bene che siano offerte possibilità di dormire al coperto in luoghi puliti e ordinati, qualcuno con colazione. Ma i dormitori chiudono presto, alle 9, tassativamente, gli ospiti sono costretti a uscire. E poi?  Poi, specie in questi giorni di tempo inclemente, pioggia e neve, le persone senza dimora, persone –  parola da sottolineare sempre – vagano in una città, chiusa: chiusi i bar per un caffè, chiusi i ritrovi, parrocchiali e non, chiuse persino le mense. Per loro c’é solo un cestino con i viveri per sopravvivere ed però amaro constare che devono consumarlo su una panchina al freddo, o quando piove sotto un portico.

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Strage in Bosnia/ L’Europa accolga

Il deputato di Leu-Sinistra italiana Erasmo Palazzotto e l’europarlamentare di Democrazia solidale Pietro Bartolo chiedono azioni per fermare la strage in Bosnia. L’appello è stato sottoscritto da moltissimi/e parlamentari, europarlamentari, personalità politiche. «Le immagini che giungono dalla Bosnia sono drammatiche: migliaia di persone abbandonate tra i boschi e sotto la neve per l’incapacità dell’intera Unione Europea di affrontare e governare i flussi migratori.
Sono la diretta conseguenza delle altrettanto drammatiche immagini che continuano ad arrivare da Lesbos.

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