Cultura

Giuseppe Giulietti a Como giovedì 3 dicembre

Giovedì 3 dicembre alle 18, in Biblioteca a Como, Libertà di informazione. Un diritto garantito dalla Costituzione, incontro con Giuseppe Giulietti, giornalista e coordinatore dell’associazione Art. 21. Il Comitato per la difesa della Costituzione di Como organizza, giovedì 3 dicembre 2009 alle 18 alla Biblioteca comunale di Como in piazzetta Venosto Lucati 1, l’incontro Libertà di informazione. Un diritto garantito dalla Costituzione con Giuseppe Giulietti, giornalista e coordinatore dell’Associazione Art. 21. Per informazioni e-mail difesacostituzione@alice.it

Letteralmente femminista

Rivivere la storia delle donne per un futuro di diritti per tutti. È il messaggio lanciato in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalla giornalista Monica Lanfranco, che ha presentato in città il suo libro Letteralmente femminista. Perché è ancora necessario il movimento delle donne.

L’Italia occupa il 72esimo posto su 135 Paesi nel rapporto 2009 Global Gender Gap del World Economic Forum (agenzia specializzata delle Nazioni Unite), che misura la differenza tra uomini e donne per quanto riguarda la partecipazione e le opportunità nel mondo economico (salari, posti altamente qualificati e di responsabilità), l’educazione (di base e superiore), la partecipazione alla politica (rappresentanza in strutture amministrative e legislative) e la salute.
Un dato che deve fare riflettere e che deve servire da stimolo a non abbassare la guardia e a non smettere di rivendicare i diritti delle donne anche nel libero occidente se vogliamo poi riuscire a sostenere le lotte delle donne in altre parti del mondo dove il margine di libertà è spesso minimo o inesistente come sottolinea la scrittrice iraniana Azar Nafisi.
Non è stata quindi una celebrazione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne quella organizzata – una cinquantina le persone presenti – da Donne in nero e Ife (Iniziativa Femminista Europea) mercoledì 25 novembre alla libreria Punto Einaudi di Como bensì, come hanno sottolineato Celeste Grossi e Nicoletta Pirotta, il ripercorrere un pezzo di storia delle donne da condividere con le più giovani per immaginare e costruire insieme il futuro.
E il cammino è stato percorso da numerose comasche presenti all’iniziativa con Monica Lanfranco, giornalista, formatrice sui temi della differenza di genere e sul conflitto, direttora della rivista Marea, attraverso il suo ultimo libro Letteralmente femminista. Perché è ancora necessario il movimento delle donne [Edizioni Punto Rosso, Collana Il presente come storia, pagg. 154, 10 euro]. «Per me è la chiusura di un ciclo di venti anni iniziato con Parole per giovani donne. Diciotto femministe parlano alle ragazze d’oggi  – ha spiegato Monica Lanfranco – . È una lettera alle più giovani al centro della quale sta il racconto dell’unica rivoluzione nonviolenta del secolo breve, cioè il femminismo». Una specie di ponte generazionale che dalla maestra Lidia Menapace, partigiana, impegnata nei movimenti cattolici di base, insegnante, da sempre dalla parte della libertà delle donne passa alle ragazze più giovani perché, come si legge sulla quarta di copertina, «La storia delle donne è dentro ciascuna di noi. Siamo tutte testamenti del passato. Siamo tutte potenziali avvocate del futuro».
Perché parlare di femminismo oggi?
«Ancora si fa fatica a considerare i diritti delle donne come universali e a fare entrare nelle quotidianità il tema della cittadinanza di genere – ha continuato la giornalista  – . Violenza di genere e guerra contro le donne è il titolo di un capitolo del mio libro. Le parole sono pesanti, ma descrivono puntualmente la realtà in cui il maggior numero di atti di violenza maschile sulle donne è compiuto nei luoghi degli affetti generando sangue e sofferenze psicologiche. L’unica via per combatterla è il riconoscimento della violenza, la consapevolezza da parte della donna che i rapporti tra generi possono essere diversi, l’emersione dalla autosvalutazione e dalla mancanza di stima in se stesse: se la violenza non viene riconosciuta è come se non esistesse. E una cultura di violenza genera altra violenza che si perpetua all’interno delle famiglie».
«Le donne cedono il potere perché non si rendono conto di averlo» ha scritto Alice Walker e in effetti «la parola potere nasce come verbo ausiliario – ha detto Lanfranco – , ma è diventata un assoluto, “il potere”, ed è per lo più maschile. Nel senso comune, anche alla luce degli avvenimenti più recenti, abbiamo smesso di pensare alla politica nel suo significato più alto. La politica non è quella dei partiti, bisogna invece ridare corpo alla politica intesa come partecipazione attiva, come relazioni, alimentandola con l’energia della propria differenza critica».
Le femministe di qualche anno fa hanno ottenuto conquiste che le più giovani oggi hanno a disposizione senza neppure conoscere la fatica che ci sta dietro, ma la libertà trovata non è priva di senso di responsabilità per Monica Lanfranco: le giovani donne di oggi non hanno più un destino predeterminato in quanto femmine, ma spesso usufruiscono di una falsa libertà che è quella del mercato, che impone i suoi meccanismi anche nelle relazioni sociali e personali. È la libertà apparente del denaro che diventa la misura di tutte le cose: senza limiti si arriva alla reificazione del corpo femminile fatta passare come scelta, una possibile strada aperta dal femminismo. Significativo a questo proposito il documentario Il corpo delle donne di Lorella Zanardo
«Io sono per il conflitto quando è necessario – ha continuato la direttora di Marea -, non si può essere neutrali su scelte negative delle donne come nel caso della guerra, di atteggiamenti di supremazia e sopraffazione o come l’arruolamento nell’esercito. Esiste anche un femminismo critico».
L’appello finale alle più giovani è chiaro: si può sempre tornate indietro (e i segnali non sono certo rassicuranti) se le conquiste non sono considerate preziose.
Una delle vie da praticare è la narrazione che con la sua forza di fascinazione arriva a sovrastare l’ipnotismo televisivo, l’altra è un lavoro profondo all’interno delle donne perché si arrivi ad espugnare la complicità assurda nei confronti della violenza maschile (indimenticabili le urla delle mamme degli stupratori in Processo per stupro e ma ancora diffusa anche tra le donne l’idea che le vittime di violenza in fondo se la sono cercata) e anche un invito ai maschi ai quali è richiesta una chiara presa di distanza dagli atteggiamenti di violenza all’interno del proprio genere.
In fondo, come sostiene Robin Morgan, amata e citata da Monica Lanfranco in tutti i suoi libri, «Non si tratta di una minoranza oppressa che si organizza su questioni valide ma pur sempre minori. Si tratta della metà del genere umano che afferma che ogni problema la riguarda, e chiede di prendere parola su tutto. Il femminismo è questo». [Antonia Barone, ecoinformazioni]

Invito a teatro: il 20 novembre al Le due corti “Equilibrio” per ecoinformazioni

unoVenerdì 20 novembre 2009 alle 21 al Le due corti in piazza Vittoria a Como “Equilibrio. L’amore al tempo della precarietà”, spettacolo teatrale con Matteo Barbé, Giulia Lombezzi, Alessio Mizzan, Alice Perusi, regia di Luca Tripeni Zanforlin, dal testo omonimo di Botho Strass. La serata è parte della Campagna a sostegno di ecoinformazioni, voce libera della stampa comasca. Ingresso libero.

Cosa succede agli amori e agli affetti quando tutto diventa incerto e precario? Come incide la mancanza di confini e punti di riferimento sulle nostre relazioni? Come le trasformazioni della città e del mondo intorno a noi trasformano l’amore e l’amicizia? Precarietà e disequilibrio sono la nostra condizione esistenziale e hanno cambiato il nostro modo di stare insieme. Gregor e Marianne sono due commercianti, il primo di fossili, l’altra di porcellane. Da anni hanno il loro negozietto nella strada. Ma ormai non possono più rimanere lì. La strada sta cambiando. In questa incertezza, i due cercano un po’ di stabilità iniziando una relazione affettiva. Una scelta duramente criticata dalla loro amica Lilly, che sta aspettando il marito, Christoph, di ritorno da un anno sabbatico in Australia. Ma non sono solo i negozietti a sparire dalla strada. Non c’è più posto neanche per l’Uomo della Striscia Verde, che si era organizzato la sua “casa”. Nuove spinte da Est e l’incontro con l’altro minacciano la sua tranquillità. La città è ormai un luogo inospitale per lui. I quattro personaggi cercano disperatamente di ristabilire nella loro vita il vecchio equilibrio, ma un avvenimento improvviso li porterà a sperimentarne uno del tutto nuovo.

Geniodonna e Ottavia Piccolo per Politkovskaja

PolitkovskajaGiovedì 29 ottobre 2009 alle 21 alla Biblioteca di Como in piazzetta Venosto Lucati  Geniodonna invita alla serata con Ottavia Piccolo che interpreterà brani tratti da “Il sangue e la neve” vita e morte della giornalista russa Anna Politkovskaja. Posti esauriti.

La stampa serve, non serva. Alla Cgil il 21 ottobre alle 21

servenonservaPer la libertà di stampa è sempre più necessaria anche a Como la mobilitazione. Riunione dei firmatari dell’appello per la Libertà di stampa, mercoledì 21 ottobre, alle ore 21, nella Sala Noseda della Camera del Lavoro in via Italia Libera 23 a Como.


Il successo della manifestazione di sabato 3 ottobre – con più di quattrocento persone in piazza a Como e quasi cinquecento firme raccolte a sostegno della libertà di stampa attaccata quotidianamente dal presidente del Consiglio – ha dato speranza ai tanti cittadini e cittadine comasche che intendono ribadire il valore fondante della Costituzione, garanzia per la libertà di tutti.
Per dare seguito alla mobilitazione e continuare insieme un percorso condiviso, i firmatari dell’Appello per la libertà di stampa si incontreranno mercoledì 21 ottobre, alle 21, nella Sala Noseda della Cgil, in via Italia Libera 23 a Como.
I temi sul tappeto relativi al mondo dei media, sia locale sia nazionale, sono molti ed è sempre più necessaria la mobilitazione di tutti coloro che ritengono un valore minacciato la libertà di stampa, anche al fine di garantite tutte le altre libertà costituzionali.
La mobilitazione, nata dalla proposta di pochi cittadini, ha ormai coinvolto una parte significativa della società lariana: oggi esiste la possibilità di dare alla città ulteriori opportunità di azione e di approfondimento sul tema. Perché la stampa serve, non serva.

È importante che i tanti gruppi, sigle e associazioni firmatarie dell’appello del 3 ottobre partecipino all’incontro almeno con un loro rappresentante.

Per aderire a titolo personale o in rappresentanza di un’organizzazione http://www.ecoinformazioni.it, ecoinformazioni@tin.it
Info: 338.6004019

Comitato promotore mobilitazione in difesa della libertà di stampa

Cortile 105

calemardLe tante persone intervenute all’inaugurazione sabato 17 ottobre hanno completamente riempito il Cortile 105. L’originale forma della galleria d’arte dentro uno studio di architettura segna il suo primo successo.

Uno spazio originale e interessante, un cortile, ambiente urbano normale con i suoi stendipanni sui balconicini e, contemporaneamente, il posto più adatto per la mostra delle artiste della Gallerie Arte chic. Centinaia le persone intervenute, attente all’elegante allestimento dell’ambiente, ai quadri – particolarmente belli i pesci di Aude Calemard -, alle lampade esposte e attratte dalle immagini che illustravano i lavori di architettura e arredamento realizzati da Giorgio Botta e Milena Ghielmetti.

Il pane e il ferro. Società e assistenza a Dongo 1899-1922

ISBN-164-DellaFonteCinquanta persone hanno partecipato alla presentazione del volume di Enrico Della Fonte edito da Nodo Libri per la collana Società e storia dell’Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta di Como, nella Sala d’oro del Palazzo Comunale di Dongo.

«Una storia locale, non una microstoria, che ben si raccorda con il contesto più altro nazionale e regionale» ha precisato nella presentazione Edoardo Bressan, docente di Scienze dell’educazione e della formazione all’Università di Macerata.

Più di quattrocento a Porta Torre a Como per la libertà di stampa

STAMPA MAN 3Centinaia di persone hanno partecipato dalle 15,30 alla manifestazione La stampa serve, non serva, indetta in contemporanea con quella di Roma per difendere la libertà di stampa sabato 3 ottobre a Porta Torre a Como. Centinaia di cappelli fatti con fogli di giornale hanno simbolicamente dimostrato l’attenzione dei comaschi ad uno dei pilastri della nostra democrazia.
Quattrocento firme per l’appello sulla libertà di stampa in più raccolte solo nel pomeriggio di oggi.

Più di quattrocento persone presenti, un successo molto al di là di qualsiasi previsione danno la misura della sensibilità delle cittadine e dei cittadini comaschi che hanno sottoscritto l’appello del Comitato promotore, nato dall’indignazione di Bruno Saladino, Alessandro Tarpini, Marcello Molteni per gli inverecondi attacchi in corso alla libera espressione e ormai forte anche dell’adesione di venticinque organizzazioni (associazioni, sindacati, movimenti, partiti).
In una via Cesare Cantù animata dalla presenza del popolo dell’art. 21 della Costituzione italiana il banchetto allestito dagli organizzatori ha dovuto subire la pressione di centinaia di persone che volevano mettere anche la propria firma sotto l’appello. Circa 400 le firme raccolte solo nelle tre ore della presenza in piazza che si vanno ad aggiungere a quelle già arrivate prima della manifestazione. Esiste quindi anche nel nostro territorio la volontà e la capacità di mobilitarsi su temi di grande valore ideale e civile, lontani da modesti interessi personalistici. E sull’universalità dei valori in gioco si sono espressi tutti gli interventi svolti in piazza che hanno ribadito l’estrema gravità della situazione italiana caratterizzata dall’anomalia della concentrazione di buona parte dell’informazione sotto il controllo di un’unica persona e la necessità di difendere e sostenere la stampa che se non è libera non è stampa. Come nello slogan della manifestazione: La stampa serve, non serva.

Libera stampa crescono ancora le adesioni

servenonservaLa stampa serve, non serva. Sabato 3 ottobre alle 15,30. Crescono continuamente le adesioni. L’elenco aggiornato alle 13 del 3 ottobre.

Alla manifestazione indetta a Como sabato 3 ottobre alle15,30 a Porta Torre hanno già aderito:

Sonia Manighetti, Marina Consonno, Matteo Cavalleri, Serena Scionti, Enzo Arrighi, Lorenza Aguadra, Giuditta Paganoni, Fiorella Salviato, Marco Mazzoleni, Edoardo Mantegazza, Maurizio Dellorto, Chiara Taiana, Angela Sandini, Irma Moli, Martina Miscioscia, Sabrina, Minosi, Ambrogio Crippa, Stefano Villa, Dario Fumagalli, Piergiorgio Pozzi, Pierangelo Torriconi, Antonella Mazzino, PAsovalina Brandi, Luigia Maino, Serena Piumatti, Fabio Piumatti, Mauro Beshi, Francesca Messina, Cesare Figini, Daniela Volonté, Paola De Filippis, Sergio Crippa, Paola Maule, Isa Grossetti, Claudia Basilico, Mauro Volonté, Carla Scaccia, Federica Viganò, Donata Favaro, Lucia Boriani, Fabrizio Zecchini, Pierluigi Dellanoce, Pierina Cannizzaro, Rita Longoni, Emilio Frassi, Tiziana Isella, Alessandro Tornadù, Andrea Della Monica, Francesco Peretta, Fausta Bicchierai, Paola Padovese, Elena Casalini, Chiara Giaccardi, Mauro Rottoli, Jacopo Spinelli, Iaia Piumati, Simona Compostella, Eliana Scaramuzza, Natalia, Bratoni, Luca Pavanetto, Estyer castelnuovo, Giovanni Foglia Manzillo, Claudio Bruschi, Daniela Livio, Elena Zulli, Irene Molteni, Silvia Bonanomi, Emanuela Colombo, Giuseppe Rigamonti, Paolo Dell’olio, Elisa Zoppei, Arianna Dell’Olio, Carlo Pedraglio, Vanda Uguadro, Erminio Lissi, Patrizia Lissi, Mauro Minotti, Erika Brenna, Roberta Cereda, Lorenzo Zampetti, Angelo Nessi, Luigi Nessi, Marco Corrieri, Rossana Batò, Giovanna De Filippi, Marco Righi, Mariangela Lupieri, Marino Lupieri, Federico Campagna, Veronica Viganò, Paola Bernard, Antonello Gaignobne, Lucia Villani, Giovanna Fumagalli, Mariarosa Marinaccio, Isabella Riva, Fabio Magatti, Marina Bianco, Luca Ballabio, Giuseppe Romeo, Cinzia Romeo, Silvia Altieri, Davide mella, Antonella Stival, Luigi celio, Giuseppa fragolino, Franco camporini, Ciro Capasso, Luisa Seveso, Francesco Iaquinta, Eugenio Girola, Elena Buongiorno, Daniele Lusardi, Rossanna Radice, Giulia Mandagno, Vincenzo Mastrolilli, Mariarosa Rampolli, Massaer Thiam, Mauro Oricchio, Monica Mordente, Gregorio Marrazzo, Emanuela Mattiroli, Paola Giovannoni, Chiara Iannone, Pamela Brunetti, Paolo Conte, Claudia Previti, Marinella Corti, Franco Freri, Giuseppe Cortina, Daniela Dozio, Gianni merazzi, Maura Sala, Valter Merazzi, Silvia Fontana, Aurelio Brentegani, Gisemam razioli, Vito Borrello, Rossana Chiappa, Anna Pimenta, Adriano Bor, Lucia carretti, Giuseppe Borelli, MAristella Camparin, Mairiangela Serra, Rosario Caspani, Fiorella Mauri, Fabrizio Molteni, Sara Mantovani, Laura Prayer, Deniscs Zatibri, Antonella Beretta, Matteo Cavalleri, Gabiele Spagniuolo, Uberto Bozzoli, Alessandra Frigerio, Pischedda Rosalia, Hristos Banis, Stefano Martinelli, Gianbattista Pozzi, Graziella Cotta, Andrea Rivera, Stefano Caronni, Maura Gerosa, Irma Botta, Raffaella Rigamonti, Valentina Rilletti. Antonietta Agola, Francesco Alagna, Franca Anzani, Livia Auguadro, Licia Badesi, Antonia Barone, Pier Carlo Battè, Rosalba Benzoni, Mario Berardino, Pietro Berra, Federico Bianchi, Mirko Boerchi, Edi Borgianni, Emilio Botta, Chiara Braga, Marco Brenna, Alessandro Briccola, Nicola Brunetti, Giulia Bruno Parini, Domenico Caccavari, Guido Capizzi, Rosario Carlig, Lucia Cassina, Luigi Cavadini, Claudio Cavattoni, Tonino Chiodo, Erminia Colombo, Maria Luisa Cribioli, Elena Daddi, Filippo Di Gregorio, Francesca Di Mari, Ida Faggiano, Franco Fragolino, Sandra Franchi, Lidia Franzoso, Paolo Furgoni, Gianfranco Garganigo, Eliana Gatti, Maria Grazia Gispi, Celeste Grossi, Marcello Iantorno, Gianni Imperiali, Guglielmo Invernizzi, Giuseppe Leoni, Danilo Lillia, Giorgio Livio, Mario Lucini, Emiliana Maga, Michele Marciano, Ornella Marelli, Claudio Merlo, Maurizio Michelini, Luca Michelini, Marcello Molteni, Maria Antonietta Monti, Nicoletta Moro, Gilberto Orsenigo, Paolo Panizzolo, Nicoletta Pirotta, Ermanno Pizzotti, Gianfranco Procopio, Emilio Ragazzo, Giorgio Riccardi, Aniello Rinaldi, Stefano Rognoni, Mariagrazia Roncoroni, Antonio Rossetto, Gianpaolo Rosso, Ida Sala, Bruno Saladino, Corrada Salemi, Antonio Silva, Rossella Siporso, Idapaola Sozzani, Giancarlo Stasi, Donato Supino, Alessandro Tarpini, Maddalena Terpin, Renato Tettamanti, Grazia Villa.

Acli, Aged, Anpi, Arci, Associazione per la sinistra, Auser, Cgil, Comitato Pandora, Comitato per la difesa della Costituzione, Comunisti italiani, Comunità cristiane di base Nord-Milano, Donne in nero, ecoinformazioni, école, Emergency, Fondazione Avvenire, Geniodonna (mensile de Il senato delle donne), Giovani comunisti, Giovani democratici, Movimento per la decrescita felice, Paco, Pd, Prc, Rosa bianca, Verdi
Per aderire a titolo personale o in rappresentanza di un’organizzazione http://www.ecoinformazioni.it, ecoinformazioni@tin.it
Info: 338.6004019

Comitato promotore mobilitazione in difesa della libertà di stampa

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