Paco-Sel: Virzì ingeneroso
Con una lettera inviata a La Repubblica i consiglieri di Paco-Sel contestano le dichiarazioni del regista Paolo Virzì che ignorando la presenza del Sociale aveva definito Como «città ricchissima che esprime il degrado della cultura con quel suo unico teatro, chiuso ed in rovina». Leggi nel seguito il testo della lettera.
«Egregio sig. direttore,abbiamo letto, in una intervista su La Repubblica al regista Paolo Virzì, nella pagina degli spettacoli di lunedi 6 gennaio, le sue affermazioni, relative la città di Como, che amministriamo da un anno e mezzo, con altre forze che sostengono il Sindaco Mario Lucini.
Ci permetta, alcune affermazioni del regista, ci sembrano ingenerose.
E’ vero che da anni il Cinema Politeama è chiuso e abbandonato, per ragioni di carattere patrimoniale, rese inestricabili dalla volontà di alcuni privati su cui la politica non ha possibilità di intervento, e per errori politici e amministrativi dei decenni passati.
Però dire che “..Como, città ricchissima che esprime il degrado della cultura con quel suo unico teatro, chiuso ed in rovina”…ci sembra fuori luogo e non condividiamo simili affermazioni.
Nella nostra città, c’é da 200 anni un prestigioso teatro, il Sociale, amato dalla gente e apprezzato, in cui si tengono stagioni teatrali e liriche di tutto rispetto,oltre che a spettacoli ed iniziative di elevato livello.
Anche il tessuto culturale della nostra città è vivace e ricco di tante iniziative, che soffrono, come in tutta Italia, per la sistematica politica di tagli alle attività culturali degli ultimi anni.
Da decenni in Como, c’é un’attività culturale di rilievo, che fa a capo al Centro Volta, c’è una Università giovane e qualche volta brillante, si svolgono mostre e mille altre attività e in genere la sera, un comasco viene posto di fronte a varie attività e alternative, interessanti.
Como ha uno dei paesaggi, il lago, le montagne, tra i più belli e amati del mondo.
Forse, e qui potremmo confrontarci con il regista Virzì, tutto potrebbe essere più accellerato, si dovrebbe far dimenticare anni di interessi, di odi, di burocrazia.
Ma quello che abbiamo letto, è, ci permetta, un giudizio molto brutto, che non condividiamo.
Como é una città che ha una storia;una storia che ha espresso tante persone che in molti campi hanno fatto “crescere” l’umanità intera e la nostra nazione..Ci permettiamo di citarne alcuni: i Plinii, Papa Innocenzo XI, Alessandro Volta, Terragni, Sant’Elia, Luigi Guanella, Achille Grandi, Giorgio Perlasca.
Ha creato una cultura tramite i lavoratori e gli imprenditori delle sue fabbriche tessili.
Ha da anni, una cultura di accoglienza, prima verso la gente proveniente dal Sud Italia, ora con la gente proveniente da altri Paesi.
Poi, come per tutte le altre città di qualsiasi parte d’Italia, ci sono situazioni positive e negative da eliminare.
Queste ultime, noi, con la giunta e le forze politiche di maggioranza ed in qualche caso anche della minoranza, stiamo lavorando intensamente, con un continuo confronto con i cittadini e le associazioni della nostra città. Distinti saluti».[Luigi Nessi e Vincenzo Sapere Paco-Sel]