diritti

I difensori dei diritti umani

Il 30 marzo Como accoglie ha organizzato un incontro sulla piattaforma zoom per dialogare insieme a persone che hanno a cuore il rispetto della dignità umana e una solidarietà radicata ad aiutare il prossimo. L’evento è stato organizzato per esprimere la solidarietà a tutte le reti di volontariato e singole persone denunciate perché si sono occupate dei migranti sui confini, compreso quello comasco. Hanno partecipato alla serata don Giusto Della Valle, Lorena Fonasir e don Andrea dell’associazione Linea d’ombra, Martine Landry di Amnesty International. 

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Luigi Nessi/ Disordine e abbandono al Cimitero di Camerlata

Luigi Nessi racconta, con un tocco delicato e accorato, una passeggiata riflessiva nel cimitero di Camerlata: accanto al saluto, raccolto e silenzioso, di qualche affetto o di memorie passate, descrive lo stato di degrado e incuria del luogo pubblico invitando cittadinanza ed istituzioni a prendersene cura. Nessi invita a firmare la petizione di Luca Michelini.

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Petizione/ Ridare dignità alla morte

In questi mostruosi tempi di pandemia andare al cimitero è ancora più triste. E al lutto per morti che spesso si sarebbero potute evitare corrisponde la vergogna di luoghi privi di ogni decoro a causa della sciatteria delle istituzioni che dovrebbero prendersene cura. Così, lo abbiamo più volte denunciato su questo giornale, si continua anche a non considerare diritto quello al commiato laico al punto di ignorare anche la mozione Per un ricordo laico per tutte e tutti presentata in Comune nel 2015 e continuare senza vergogna a perpetrare un affronto ai vivi e ai morti. C’ero anche io a piangere Maurizio Michelini in quello squallore che il Comune di Como destina al ricordo. Ora Luca Michelini, senza fare polemiche, chiede che si faccia ciò che è doveroso. Giusto firmare. Segue il testo integrale della petizione.[Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

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Società civile contro l’egemonia israeliana

Nel pomeriggio di giovedì 25 marzo si è svolta online su Zoom e in diretta Facebook l’ultima conferenza del ciclo Palestina: i diritti ostaggio della diplomazia, organizzato dalla Società civile per la Palestina in collaborazione con Arci, Cospe e Fiom-Cgil Lombardia.
Ospiti dell’incontro conclusivo sono stati Doris Ghannam, dell’European Coordination of Committees and Associations for Palestine (Eccp), e Omar Barghouti, di Boycott, Divestment, Sanctions (Bds).

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Cittadinanza/ Diritto negato

La cittadinanza è un diritto, non un privilegio e consente di riconoscersi parte di una comunità. Oggi la cittadinanza italiana si acquista “iure sanguinis”, cioè se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. Un’ingiustizia che discrimina tante persone, intrappolate in processi burocratici senza fine che non consentono loro di sentirsi davvero parte del paese. Venerdì 26 marzo si è svolto su zoom l’incontro Cittadinanza: un diritto negato, una richiesta di uguaglianza, un sogno di libertà, organizzato dall’Osservatorio giuridico per i migranti di Como, associazione in cui ogni giorno avvocati/e  operatori/e  volontari/e si impegnano a prestare tempo e competenza per coloro che hanno bisogno di aiuto per vedere riconosciti diritti.

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Diretta/ Reti per la Palestina

Diretta zoom e facebook della Società civile per la Palestina. Interventi di Omar Barghouti, co-fondatore del Boycott, Divestment, Sanctions movement (Bds) e Doris Ghannam, attivista per i diritti umani, rappresentante dell’European Coordination of Committees and Associations for Palestine (Eccp).

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Cittadinanza

Cittadinanza: un diritto negato, una richiesta di uguaglianza, un sogno di libertà. Dal 1966 l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha istituito la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, nel corso degli anni è diventata in una settimana intera, durante la quale cittadinanze attive e Istituzioni sono impegnate a intraprendere iniziative di lotta contro ogni forma palese od occulta di razzismo e discriminazione razziale.Come Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti e delle migranti, in tre anni di attività sul territorio comasco, abbiamo avuto modo di constatare come il “virus del razzismo”, così definito da papa Francesco in occasione di questa Giornata, si nasconde e si annida non solo nelle nostre relazioni sociali, ma anche nei diritti negati, nelle leggi mancate, nella loro applicazione discriminante.L’edizione della Giornata del 2021 è intitolata: “Giovani che si oppongono al razzismo e alle discriminazioni razziali”.

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26 marzo/ Cittadinanza, un diritto negato

Venerdì 26 marzo dalle 20,30 si svolgerà un incontro sulla migrazione con considerazioni su libertà e uguaglianza. Cittadinanza: un diritto negato, una richiesta di uguaglianza, un sogno di libertà è organizzato dall’Osservatorio giuridico dei diritti dei migranti, introdotto e curato da Grazia Villa, avvocata dell’osservatorio e sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell’Osservatorio giuridico dei diritti dei migranti. L’obiettivo è, anche questa volta, quello di rendere le persone informate e consapevoli in materia di migrazione, offrendo a coloro che parteciperanno un quadro preciso, e aggiornato, sulle procedure che ruotano attorno al fenomeno migratorio. Sarà importante la testimonianza di Alidad Shiri, un giovane rifugiato afghano, che dialogherà con Salma El Bourkhissi, studente del liceo statale Maffeo Vegio di Lodi, Naima Labrinssi, del liceo Parini di Seregno, Loris Tafa del liceo scientifico Leonardo da vinci di Trento e Samuel Olotu Eghgha, ex studente del liceo Alessandro Volta e stagista a Lodi. Alidad Shiri aveva solo dieci anni quando è stato costretto a lasciare il suo paese e partire da solo per un viaggio di quattro anni verso l’Europa. [Mara Cacciatori, Arci-ecoinformazioni]

Argentina/ Che la memoria germogli

Il 24 marzo ricorrono 45 anni dal sanguinoso e genocida golpe militare in Argentina che causò la morte di 30 mila persone (per lo più studenti, operai) moltissime delle quali ancora “desaparecidas” in quanto i loro corpi non sono stati trovati o identificati, le Madri, le Nonne, i Figli dei desaparecidos, i Nipoti ritrovati e altre organizzazioni che si occupano di diritti umani hanno deciso, causa covid, di non indire anche per quest’anno la “marcha” verso la Plaza de Mayo, storica piazza dove le Madri hanno iniziato a marciare nel 1977 per chiedere notizie dei figli e dove si sono ritrovate e hanno marciato tutti i giovedì pomeriggio fino a che, a causa della pandemia,  l’hanno dovuta sospendere. 

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La Turchia esce da Istanbul

«Grave e preoccupante l’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Arci Lombardia manifesta la sua profonda preoccupazione per la decisione grave della Turchia di abbandonare la Convenzione di Istanbul del 2011 per prevenire e combattere la violenza sulle donne. Il protocollo, impone ai governi di adottare una legislazione che persegua la violenza domestica, gli abusi, lo stupro coniugale e le mutilazioni genitali femminili.

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