Varese sposa i diritti

Il Varese Pride 2022 è partito, come nelle edizioni precedenti, da via Sacco, all’entrata dei Giardini Estensi. Lottando contro il caldo inclemente, circa mille persone si sono date appuntamento alle 15 per partire con la parata dopo le 16,30. Intanto La Ines replicava lo show di Lady Gaga al Met Gala 2019 indossando tanti vestiti, uno sopra l’altro. Abbiamo approfitato dell’attesa per intervistare Giovanni Boschini, presidente dell’Arcigay di Varese.

Dopo un’ora e mezza di percorso  musicale nel centro Varese, il pride si è concluso non nella solita piazza Monte Grappa, ma vero la grande  piazza della Repubblica.

Prima di iniziare la festa (durata fino le due del mattino), dal palco, hanno parlato sia ospiti che aderenti eorganizzatori:  La Ines, storica drag queen e madrina di tutti i Varese pride, Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese, Gabriele Piazzioni, segretario nazionale di Arcigay, Giulia Carloni, vicepresidente di Arcigay Varese, Rosella Dimaggio, asessora del Comune di Varese, Olimpia Macciocchi, portavoce della Rete degli studenti medi di Varese, Moira Meneghin e Max D’Eugenio, Famiglie Arcobaleno, Italo Carloni, presidente Agedo Varese e Zen Bertagna, gruppo trans Arcigay Varese.

Gli interventi  hanno toccato diversi temi: le tante necessità legali, sanitarie, scolastiche; rivendicazioni e progetti per la popolazione LGBTIA+ del Varesotto. Tra i progetti è stato citato quello che ha reso possibile l’appena inaugurato Centro Arcobaleno, il  primo centro nato in città ed è rivolto a tutte le persone vittime di violenza per il loro orientamento sessuale o per la loro identità di genere. Un successo civile di una città da solo sette anni ha un suo pride. [Beatriz Travieso Pérez, ecoinformazioni]

Guarda l’album delle foto del Pride di Beatriz Travieso Pérez, ecoinformazioni.