I cinesi d’Italia si raccontano
Pubblico numeroso – un centinaio di persone – e giovane ieri sera per il primo incontro del ciclo Involtini primavera e altre leggende. I cinesi d’Italia si raccontano organizzato dall’Associazione culturale Caracol, ospite nella sala dell’Associazione Giosuè Carducci di Como, mercoledì 7 maggio.
All’incontro, dal titolo Molte voci un solo volto? La minoranza cinese in Italia, hanno preso parte Daniele Cologna, ricercatore dell’Agenzia Codici di Milano e docente di Lingua e cultura cinese presso l’Università dell’Insubria – Corso di laurea in Mediazione a Como, Angelo Ou, imprenditore di origine cinese, e Lin Jianyi, referente per Milano di Associna, l’associazione che riunisce i cinesi di seconda generazione.
Nell’introduzione Daniele Cologna ha ricordato come i cinesi in Italia mostrino straordinarie capacità di adattamento – basti pensare che la maggior parte del commercio di prossimità (il bar della via, il negozietto di alimentari, etc.) a Milano è gestito da cinesi, semplicemente perché per gli italiani farlo non è più così remunerativo. E queste attività costituiscono un potente motore di integrazione, perché pongono a contatto stretto e quotidiano cinesi e italiani.
Angelo Ou ha invece fatto un excursus sulla storia dell’immigrazione cinese in Italia, che è più antica di quanto generalmente si creda: i primi cinesi arrivarono dalla Francia tra il 1924 e il 1930. In seguito, il primo flusso di cinesi provenienti direttamente dalla Cina arrivò tra il 1935 e il 1945, e ad esso sono seguiti altri flussi, fino ad arrivare ai giorni nostri. Negli anni i cinesi hanno diversificato molto le loro attività, passando dai ristoranti cinesi (il primo ha aperto a Milano nel 1962) al piccolo commercio. Ou ha poi illustrato il progetto dell’Asian Trading Milan Center in zona Gratosoglio a Milano, dove si vorrebbero spostare le attività di commercio all’ingrosso, allontanandole dalla zona di Via Sarpi. La realizzazione del progetto si è però temporaneamente arenata a causa dell’amministrazione comunale di Milano.
L’intervento di Lin Jianyi ha avuto l’obiettivo di sfatare alcuni pregiudizi e leggende metropolitane che riguardano i cinesi: dal fatto che sembra che i cinesi non muoiano mai, al vero contenuto degli involtini primavera. Nella seconda parte del suo intervento, Lin Jianyi ha però voluto rimarcare il ruolo dei cinesi di seconda generazione nel favorire l’integrazione e la conoscenza reciproca con gli italiani: è infatti necessario che siano loro, la cui prima lingua è di fatto l’italiano, e che in Italia ci sono cresciuti, a fare da ponte.
Al termine, numerosi e competenti sono stati gli interventi del pubblico che, attento e partecipe, è rimasto incollato alle sedie fino a tarda ora.
Il calendario dei prossimi incontri in programma è consultabile sul sito www.associazionecaracol.org.