No bavaglio

«Al Senato la maggioranza cerca di imporre la legge sulle intercettazioni telefoniche che scardinerebbe aspetti essenziali del sistema costituzionale. Sono a rischio la libertà di manifestazione del pensiero ed il diritto dei cittadini ad essere informati. Non tutti i reati possono essere indagati attraverso le intercettazioni e viene sostanzialmente impedita la pubblicazione delle intercettazioni svolte. Una pesante censura cadrebbe sull’informazione. Anche su quella amatoriale e dei blog (Art.28). Se quella legge fosse stata in vigore, non avremmo avuto alcuna notizia dei buoni affari immobiliari del Ministro Scajola e di quelli bancari di Consorte. Se la legge verrà approvata, la magistratura non potrà più intervenire efficacemente su illegalità e scandali come quelli svelati nella sanità e nella finanza, non potrà seguire reati gravissimi. Si dice di voler tutelare la privacy: un obiettivo legittimo, che tuttavia può essere raggiunto senza violare principi e diritti. Si vuole, in realtà, imporre un pericoloso regime di opacità e segreto. Le libertà costituzionali non sono disponibili per nessuna maggioranza».
Il Comitato per la difesa della Costituzione di Como si riunirà mercoledì 19 maggio alle 17 alle Acli in via Brambilla 35 a Como per preparare le prossime iniziative sulla libertà di pensiero e informazione e in occasione della Festa della Repubblica. La riunione è aperta a tutti gli interessati.
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