No bavaglio

Il Comitato per la difesa della Costituzione di Como aderisce all’appello lanciato dal Stefano Rodotà  contro la legge bavaglio sulle intercettazioni dopo che ieri, martedì 11 maggio 2010, la Commissione giustizia del Senato ha incominciato ad esaminare il DDL intercettazioni, già approvato alla Camera dei Deputati, in vista della sua approvazione definitiva.Ecco il testo dell’appello:
«Al Senato la maggioranza cerca di imporre la  legge sulle intercettazioni telefoniche che scardinerebbe aspetti essenziali del sistema costituzionale. Sono a rischio la libertà di manifestazione del pensiero ed il diritto dei cittadini ad essere informati. Non tutti i reati possono essere indagati attraverso le intercettazioni e viene sostanzialmente impedita la pubblicazione delle intercettazioni svolte. Una pesante censura cadrebbe sull’informazione. Anche su quella amatoriale e dei blog (Art.28). Se quella legge fosse stata in vigore, non avremmo avuto alcuna notizia dei buoni affari immobiliari del Ministro Scajola e di quelli bancari di Consorte. Se la legge verrà approvata, la magistratura non potrà più intervenire efficacemente su illegalità e scandali come quelli svelati nella sanità e nella finanza, non potrà seguire reati gravissimi. Si dice di voler tutelare la privacy: un obiettivo legittimo, che tuttavia può essere raggiunto senza violare principi e diritti. Si vuole, in realtà, imporre un pericoloso regime di opacità e segreto. Le libertà costituzionali non sono disponibili per nessuna maggioranza».
Il Comitato per la difesa della Costituzione di Como si riunirà mercoledì 19 maggio alle 17 alle Acli in via Brambilla 35 a Como per preparare le prossime iniziative sulla libertà di pensiero e informazione e in occasione della Festa della Repubblica. La riunione è aperta a tutti gli interessati.

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