Il Consiglio comunale di Como di giovedì 13 maggio 2010
Prosegue l’affannoso incedere dell’approvazione del Bilancio di Previsione. Palazzo Cernezzi si è arenato nelle secche dell’ostruzionismo dell’opposizione mentre parte della maggioranza guarda compiaciuta. Giovedì 13 maggio è ripresa la discussione sul Bilancio comunale previsionale del Comune di Como. Una discussione che si annuncia sempre più lunga, visto l’ostruzionismo delle minoranze e la presentazione di più di 200 emendamenti, che possono essere a loro volta subemendati, oltre a 15 ordini del giorno.
Unica novità la dichiarazione del ritiro dei 172 emendamenti proposti da Donato Supino, Prc, per protesta e per sollecitare una via d’uscita dalla situazione di impasse in cui era la Ca’ d’industria. La situazione è stata sbloccata con un accordo fra sindacati e Fondazione, mediato dal sindaco, il consigliere comunista ha quindi potuto dirsi soddisfatto, ma c’è già chi ha detto che farà proprie le proposte di modifica al Bilancio per continuare a tenere in scacco il Comune e la maggioranza che lo governa.
Nel frattempo aumenta a dismisura il numero delle sedute comunali. La prossima settimana il Consiglio si riunirà tutte le sere da lunedì a giovedì, con anche giorni in cui comincerà anticipatamente alle 19 al posto delle consuete 20.15. Per la settimana successiva sono previste altre tre assemblee, ma il punto di svolta resta giovedì 20, quando verrà discussa la mozione di sfiducia al sindaco.
Dopo le consuete preliminari, Emanuele Lionetti, Liberi per Como, ha chiesto la pulizia periodica di caditoie e tombini per evitare allagamenti, Giampiero Ajani, Lega, ha parlato dei contributi volontari chiesti dagli Istituti scolastici della scuola dell’obbligo per garantire servizi essenziali, Carlo Ghirri, Liberi per Como, ha espresso preoccupazione per il caos accaduto a Lazzago dopo gli acquazzoni e l’aumento del traffico una volta aperto il nuovo ospedale ai Tre Camini, Vittorio Mottola, Pd, ha ribadito la necessità del collegamento di Ponte Chiasso con gli altri quartieri della Circoscrizione 8 con la linea 11, il Consiglio è iniziato.
Sulla crisi politica in corso hanno voluto intervenire, a sostegno del sindaco Bruni, Ghirri «più che dimissionare il sindaco, bisognerebbe dimissionare una parte del Consiglio», contro di lui, Alessandro Rapinese, Area 2010, che indossando una maglietta con scritto «Pastone» ha invitato il presidente del consiglio Pastore a indire consultazioni per valutare effettivamente la sfiducia di cui gode il primo cittadino: «non c’è più un concetto di maggioranza, non vorrei che vengano fatte pastette che vanno oltre la ricerca del bene per la città».
Un dato è certo nessuna delle proposte fatte durante tutta la serata è stata approvata ed è stata bocciata, con qualche eccezione dalla maggioranza.
Ripresa la discussione sui subemendamenti all’emendamento 3, che chiedeva vari interventi per la Biblioteca comunale, «la maggioranza fa finta di non capire che Como è una città universitaria» ha dichiarato Luca Gaffuri, Pd, subito la macchina amministrativa si è inceppata data la mancata distribuzione dei documenti ai consiglieri. «La minoranza vorrebbe fare ostruzionismo, ma è il sistema che lo fa già!» ha esclamato un divertito Rapinese.
La discussione è quindi ritornata su un subemendamento all’emendamento 2 per il Politeama ed è partito l’ostruzionismo guidato dal gruppo del Partito democratico con una serie di interventi, i più disparati e articolati, sia a favore che contro, di vari consiglieri.
Silvia Magni, Pd, ha così presentato la proposta di creare campi da calcetto nell’area dell’Ippocastano «ora chi vuol giocare deve andare a Sagnino» e per quanto riguarda il problema dell’eliminazione dei posteggi ha spiegato «lì vicino c’è comunque l’autosilo della Spt».
Si è acceso un breve dibattito con anche interventi della maggioranza, l’area era quella individuata per un piazzale di sosta per i camper. Pasquale Buono si è detto preoccupato per l’eliminazione dei posteggi, Guido Martinelli, Lega, si è detto favorevole, ricordando però le traversie per il rugby comasco, che nonostante un emendamento favorevole l’anno scorso è ancora in una situazione disagiata al Belvedere (dove hanno dovuto provvedere a comprarsi i pali per le porte).
Sempre la consigliera Magni ha quindi illustrato una proposta di una migliore «cura e attenzione nella manutenzione ordinaria dei cimiteri della città», anche perché sono quei servizi che hanno una copertura tariffaria superiore al 99 per cento «non si pretende che splendano, ma c’è qualcosa che non funziona». «Invito gli assessori a fare una visita al cimitero di Albate – ha rincarato la dose Gaffuri – per farsi un’idea della situazione».
«Penso che i dirigenti cerchino di fare il meglio con le risorse disponibili – è stata la risposta dell’assessora Sosio – potrei anche essere d’accordo con l’emendamento ma non è di mia competenza…»
Da qui è nata una piccola bagarre in aula con Pastore che ha dovuto spiegare come il parere tecnico sull’emendamento fosse contrario mentre l’assessora fosse indicativamente favorevole. La Sosio è poi competente di un solo aspetto dei servizi cimiteriali come lo sfalcio dell’erba e mansioni accessorie non strutturali.
La maggioranza si è divisa e l’emendamento non è passato per un voto, dato il sostegno dato da Liberi per Como, più Arturo Arcellaschi, Pdl, alla proposta delle minoranze e l’astensione di un paio di consiglieri del Pdl più uno della Lega.
Mottola ha quindi proposto di stornare fondi per la bonifica dell’area ex Ticosa per l’insonorizzazione del Palazzetto di Casate «i cittadini sono già andati per vie giudiziarie ed hanno avuto ragione».
Contrarietà dalla maggioranza perché la bonifica è obbligatoria ma ha chiarito Gaffuri «l’operazione Ticosa è stata un’operazione illusionistica, Mottola ha il pregio, con un’operazione illusionistica di non voler disattendere completamente i cittadini». Per questo è stata approntata una proposta di subemendamento, per individuare i fondi da un’altra voce di bilancio, per cui è stata fatta anche una sospensione di alcuni minuti», con una maggioranza sempre fra il rassegnato e il divertito.
Bocciato il tutto si è passati ad un altro emendamento proposto, sempre da Mottola, per la sistemazione dell’illuminazione in via per S. Fermo, su cui Gaffuri ha toccato toni lirici ed evocativi. Il consigliere ha parlato di splendide stellate, con un parallelismo con Stromboli, dove non c’è illuminazione notturna, di cui Como sta diventando emula per far sbocciare nuovi amori fra i giovani.
Data l’ora il Consiglio è stato aggiornato alla prossima settimana. [Michele Donegana, ecoinformazioni]
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