Buon fine

Può uno spreco trasformarsi in una risorsa? A Como ed in molte altre città della Lombardia questo fenomeno avviene tutti i giorni. Il progetto Buon fine, presentato venerdì 11 giugno nella sede della Mensa serale dei poveri ed emarginati in via Tommaso Grossi 20, compie ormai da un anno il miracolo di consentire il recupero a fini sociali degli alimentari invenduti.Fautori di questo progetto sono i volontari dell’Associazione cittadina Incroci Onlus e Coop Lombardia, tramite l’azione attiva dei membri del Comitato Soci Coop di Como. Ufficialmente dal 4 giugno 2010, in realtà in via sperimentale dai primi di maggio dello stesso anno, tre volte a settimana, un volume non indifferente di merce alimentare e non, viene donata all’associazione dei volontari della mensa serale. Si tratta di prodotti giacenti che vengono ritirati dai banchi e dagli scaffali ancora perfettamente integri e commestibili ma che, per motivi quali la scadenza ravvicinata, la confezione  esterna ammaccata, o l’essere residuali rispetto ad attività promozionali, non possono essere riproposti alla vendita.  Invece di essere smaltiti come rifiuti questi prodotti vengono trasformati dai volontari di Incroci in cene quotidiane a favore di persone, spesso ai margini della società, che altrimenti non mangerebbero adeguatamente o, purtroppo, per niente. I numeri di un anno di progetto sono impressionanti: 68.052 euro è il valore economico della merce recuperata; 879 sono i kg di merce alimentare donata; le persone assistite dall’associazione coinvolta nel progetto variano dai 100 ai 110 a sera, che equivalgono a 37.430 cene messe in tavola.

In “Buon Fine” il miracolo che si realizza è doppio: da una parte gli “invenduti” che da spreco diventano risorsa; dall’altro la sinergia fra esperienze di solidarietà molto diverse fra loro, ovvero quelle di Incroci e dei Soci di Coop Lombardia.

L’esperienza originale e coraggiosa di Incroci ha origine nel 1998 quando un gruppo di volontari inizia a distribuire pasti direttamente a chi vive per strada. L’anno seguente il servizio diventa fisso, usufruendo di uno stabile messo a disposizione dalle suore Guanelliane e da allora, in quegli stessi locali, continua ad essere offerto liberamente e gratuitamente ogni sera, per tutto l’anno, un pasto caldo. I generi alimentari, oggi, vengono forniti oltre che da “Buon Fine”, dal Banco alimentare attraverso Siticibo, dalle scuole, da negozianti e privati, da raccolte nelle parrocchie, oppure vengono acquistati con i soldi delle donazioni.

 L’Associazione Incroci onlus, fondata nel 2000 a supporto dell’attività della mensa, sviluppa molte attività finalizzate a far crescere la solidarietà verso coloro che si trovano in situazioni di povertà ed emarginazione, promuovendo la persona umana per quello che è in sé stessa, nella sua individualità, nelle sue risorse e nei suoi bisogni, per valorizzarla e farne emergere le potenzialità. Attraverso la mensa i 120 volontari si sono accorti che il mangiare è solo uno, a volte neanche il primo, dei problemi per gli ospiti: altrettanto importante è l’essere accolti, sentirsi parte della società o più semplicemente avere qualcuno disposto ad ascoltarli. Per questo intorno alla mensa fioriscono iniziative come il pranzo di Natale,  la festa di carnevale, alcune gite e visite a mostre, nella convinzione che in queste occasioni si riesca ad instaurare rapporti più stretti e significativi con le persone che vivono in  condizione di emarginazione. Dal 2004 Incroci è fra i promotori in città, in collaborazione con numerose associazioni operanti sul territorio, de la Notte dei Senza Dimora, iniziativa organizzata a livello nazionale da Terre di Mezzo in occasione della giornata mondiale Onu di lotta alla povertà, con l’obiettivo di portare alla luce il problema e cercare di instaurare un dialogo con la città. Incroci, inoltre, aderisce al Coordinamento InMENSA mente, (Coordinamento delle mense dei poveri di Como, Erba e Cantù), promotore del progetto E ti vengo a cercare…, percorso a tappe che si struttura per eventi aggregativi, animativi e divulgativi aperti alla cittadinanza, con lo scopo di favorire la costruzione di un ponte relazionale tra la comunità emarginata e la comunità regolare. Per quanto riguarda Coop Lombardia “Buon Fine” è l’ultimo progetto nato a favore del miglioramento delle condizioni di vita delle persone e delle comunità locali più disagiate. Ancor prima, infatti, avevano visto la luce Due mani in più e Carta Equa. Due mani in più è un servizio di consegna a domicilio della spesa alle persone sole non autosufficienti. L’ iniziativa, nata a Milano nel 2001 in collaborazione con Caritas Ambrosiana, è stata affidata al consorzio “Farsi Prossimo” ed, ormai, è presente in buona parte della regione. Carta Equa, invece, è uno strumento di solidarietà scaturito da una partnership di Coop Lombardia e Caritas Ambrosiana, con la collaborazione di Banca Etica e Unicard, con cui si è voluto dare una possibile risposta al problema dell’emarginazione causata da temporanee situazioni di difficoltà, economica e lavorativa. Con l’utilizzo di Carta Equa il titolare devolve in solidarietà una percentuale della propria spesa, affiancato nella donazione da Coop Lombardia che raddoppia l’importo. I contributi finanziano una seconda Carta Equa, che può essere utilizzata dalle persone in difficoltà segnalate e seguite dai centri di ascolto Caritas.

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