Sarà ripristinata la Funivia Argegno – Pigra

Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture e alla mobilità di Regione Lombardia, ha sottoscritto con la Provincia di Como un accordo per il ripristino della funivia Argegno – Pigra, chiusa dal 21 maggio scorso.

Un intervento da 946 mila euro, cofinanziati dalla Regione per 500 mila euro, mentre l’ammontare restante sarà garantito da Provincia di Como (291 mila), Comunità montana Lario-Intelvese (70 mila), Bacini imbriferi montani di Como e del Ticino (20 mila), Comune di Pigra (10 mila), Comune di Argegno (10 mila), Unione comuni Tremezzina (10 mila), Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio (5 mila) e Camera di Commercio di Como (30 mila); in calce al documento oltre a Cattaneo hanno posto la loro firma il presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni, l’assessore ai Trasporti di Villa Saporiti, Patrizio Tambini, il presidente della Camera di commercio comasca, Paolo De Santis, e i rappresentanti degli enti locali interessati.

«Pur in presenza di una difficile situazione legata agli effetti che avranno i tagli alle risorse regionali previsti dalla manovra appena approvata dal Parlamento – ha dichiarato Cattaneo in una nota alla stampa – la Regione non si sottrae ai suoi impegni». L’assessore regionale ha anche assicurato lo stanziamento di 50 mila euro per l’attivazione di un servizio sostitutivo di bus nei mesi in cui l’impianto funiviario resterà fermo. L’obiettivo è di affidare i lavori entro il mese di novembre per consegnare la struttura entro maggio 2011 per poi far riprendere le corse della Funivia entro il mese successivo.

Positivo il commento del capogruppo del Pd in Consiglio regionale anche se ha dichiarato che «è un vero peccato che si sia arrivati solo ora a una soluzione che poteva essere trovata per tempo. Il servizio di funivia ha, per questo pezzo della Val d’Intelvi, un riconoscibile valore turistico, in relazione al fenomeno diffuso della villeggiatura, e una forte funzione sociale». «La prossima scommessa – ha aggiunto Gaffuri – è inserire l’impianto in un percorso stabile di valorizzazione delle bellezze naturalistico-paesaggistiche che il lago di Como e il Ceresio assicurano».