Mese: Novembre 2014
Nencini a Como per legalità e Tremezzina
Visita in Provincia di Como per Riccardo Nencini, vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, in città su invito del consigliere comunale di Fino Mornasco, Rossella Pera, per affrontare le questione delle infiltrazioni malavitose nel Comasco. A margine, c’è stato modo di parlare della variante delle Tremezzina.
A Villa Saporiti il rappresentante del Governo ha avuto modo di ascoltare dal Prefetto di Como, Bruno Corda, come il territorio si sia attrezzato per far fronte a questo fenomeno, soprattutto in vista di Expo 2015 e delle opere accessorie, ovvero Tangenziale e Pedemontana, che saranno realizzate in occasione dell’evento.
«Tra le azioni che stiamo portando avanti ci sono una serie di incontri con le associazioni di categoria – ha spiegato il Prefetto – volte da un lato a raccogliere direttamente da loro possibili campanelli di allarme e dall’altro a sensibilizzarli e a coinvolgerli nell’ostacolare questo tipo minaccia. Allo stato attuale non ci sono segnali preoccupanti, ma questo non significa che il fenomeno non ci riguardi. Lo stesso discorso vale per gli Enti Locali, in passato nel Comasco non si sono mai verificati fenomeni di infiltrazioni mafiose, ma, anche in questo caso, monitoriamo la situazione e contiamo sull’ottima collaborazione delle amministrazioni locali». [aq, ecoinformazioni]
Proprio sul tema di possibili infiltrazioni nel campo degli appalti pubblici si è espresso il vice ministro Nencini: “Stiamo lavorando al Codice degli Appalti, che speriamo di chiudere entro l’autunno del 2015, quindi in anticipo rispetto all’indicazione dell’Unione Europea. Attraverso le modifiche vogliamo arrivare ad evitare il moltiplicarsi di possibilità di varianti ai progetti inizialmente appaltati e certificare la qualità delle aziende in modo da ridurre la possibilità della malavita di prendere parte alle grandi opere”
“Storicamente e culturalmente la nostra provincia è ben lontana da determinati stili di vita, qui, nella maggior parte dei comuni, ci si conosce tutti e ci si controlla a vicenda e al primo posto vengono sempre i valori del lavoro e della famiglia -– ha aggiunto la Presidente Maria Rita Livio – Sia come amministratore che come cittadino sono preoccupata per questo fenomeno, ma sono anche consapevole dell’ottimo lavoro che le forze dell’ordine del nostro territorio stanno portando avanti”.
Variante Tremezzina: difficile ottenere la proroga
L’ha affermato Riccardo Nencini, vice ministro alle infrastrutture e trasporti, durante l’incontro con la presidente Maria Rita Livio: «Per fare quello che la Provincia di Como chiede sarebbe necessario cambiare la norma, una procedura non semplice». E sui soldi: «vigilate affinché la Regione contribuisca con i 110 milioni di euro mancanti»
Il vice ministro, invitato a Como dal consigliere comunale di Fino Mornasco Rossella Pera per affrontare le questione delle infiltrazioni malavitose sul nostro territorio, ha avuto modo di approfondire con i vertici dell’Amministrazione provinciale anche in nodo della variante della Tremezzina. «Se posso dare una mano sulla realizzazione della variante della Tremezzina lo faccio volentieri, voi però vigilate affinché la Regione contribuisca con i 110 milioni di euro mancanti».
Entro il 31 agosto 2015, per poter garantirsi i 220 milioni previsti per quest’opera dal decreto “Sblocca Italia”, dovrà essere dato il via al cantiere. Una tempistica difficile da rispettare dato che, al Progetto definitivo per appalto integrato, già depositato, dovranno seguire anche i progetti definitivi da parte delle ditte offerenti. A questo si somma la preoccupazione per l’effettivo contributo, da parte di regione Lombardia, pari a 110 milioni di euro, necessari per completare l’opera.
«Le parole e l’interessamento del vice ministro Nencini ci rassicurano – ha dichiarato la presidente Livio – realizzare l’intervento su quell’asse viario è fondamentale sia per la mobilità e la sicurezza dei cittadini, sia per mantenere la competitività delle nostre aziende e del comparto turistico. La Provincia e gli uffici del settore Viabilità hanno fatto negli ultimi quattro anni un lavoro incredibile che ora vogliamo vedere portato a termine». [aq, ecoinformazioni]
10 novembre/ la buona scuola
La Flc Cgil comasca, in collaborazione con l’associazione Proteo fare sapere, organizza lunedì 10 novembre alle 15 presso l’IIS Ripamonti di Como una tavola rotonda per discutere della proposta del governo La buona scuola. Leggi il programma
Guerre lontane e vicine
La ricerca di Giorgio Cavalleri dedicata all’Ossario di Camerlata è stata presentata il 4 novembre a cura del consiglio provinciale delle Acli nel salone di Confcooperative in una serata densa di contenuti e che ha saputo cogliere l’occasione per approfondire le questioni relative alla guerra e alla pace nel mondo contemporaneo.
A partire dalla pubblicazione Croci vicine terre lontane, promossa dall’Istituto di Storia Contemporanea di Como con la collaborazione delle Acli, si è parlato di storia, ma anche e soprattutto di attualità. Giorgio Cavalleri, mettendo in evidenza i punti salienti della sua ricerca, ha approfondito soprattutto le vicende personali che si riescono a intuire dietro le scarne indicazioni dell’Ossario. Nella cripta della cappella del Cimitero di Camerlata, in effetti, sono tumulati i resti non solo dei soldati italiani morti negli ospedali militari comaschi durante il primo conflitto mondiale, ma anche degli appartenenti all’esercito austro-ungarico. È così possibile avere un’idea del complesso mosaico di quell’impero, che proprio dalla guerra fu travolto e dissolto: un modo di rendersi conto dell’impatto dell’immane tragedia bellica sul vissuto di milioni di persone.
È stato soprattutto l’intervento di Giovanni Bianchi, storico esponente dell’impegno sociale cattolico, attualmente presidente dei Partigiani cristiani, a legare strettamente la storia e l’attualità. La guerra è tutt’altro che consegnata al passato, ma anzi – citando le recenti parole del pontefice – una “terza guerra mondiale” è già in corso, per quanto frammentata e suddivisa in tanti conflitti locali. Di fronte a questa situazione c’è un deficit – ha detto Giovanni Bianchi – di teoria e di pratica del pacifismo: non basta infatti scendere nelle strade e sfilare (anche se occasioni come la marcia Perugia-Assisi restano importanti) bisogna anche tornare ad approfondire le questioni, a studiare e ad escogitare modalità di opposizione adeguate ai tempi.
Un simile invito si sposa evidentemente con gli obiettivi di questa ricerca e delle altre messe in campo dall’Istituto di Storia Contemporanea in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra (e del settantesimo della Liberazione), che saranno centrate proprio sul tema della memoria, ovvero sulla consapevolezza (o sulla rimozione) di questi temi nell’attualità.
Per visualizzare e scaricare il PDF della ricerca Croci vicine terre lontane clicca OssarioCamerlata01
[Fabio Cani, ecoinformazioni]
L’esterno della cappella e della cripta del Cimitero di Camerlata
L’interno della cripta ossario (sulla parete di fondo i loculi dei caduti austro-ungarici)
Nuove deleghe per Frisoni, Marelli, Magatti e Spallino
Dopo le travagliate pagine delle ultime settimane con le dimissioni di Gisella Introzzi si conclude il rimpasto della giunta di Mario Lucini sindaco di Como. Assegnate le ultime deleghe risulta ulteriormente rafforzato il ruolo di Paolo Frisoni, ma anche Savina Marelli, Bruno Magatti e Lorenzo Spallino vedono aumentare i loro incarichi. Leggi nel seguito il nuovo assetto del governo della città di Como.
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Partite iva: il governo penalizza i giovani
Lo fa presente il responsabile del Nidil Cgil (il coordinamento che si occupa di precari e nuove identità di lavoro) Ivan Talloru: ««Nonostante la retorica giovanilistica del governo, se oggi i freelance under 35 beneficiano di una tassazione al 5% grazie al regime dei minimi, quanti non usufruiscono già del vecchio sistema si troveranno col nuovo regime a dover pagare il 15%»
Sembra troppo bassa la soglia di 15 mila euro di reddito annuo al di sopra dei quali non si può usufruire del regime agevolato: «Se da un lato potrebbe incentivare l’evasione fiscale per tutti coloro che rischiano di oltrepassare il limite anche di poche centinaia di euro, dall’altro costringe quelle decine di migliaia di professionisti, il cui reddito medio si aggira proprio attorno alla soglia minima individuata dalla legge, a non incrementare il proprio volume d’affari per evitare di incorrere in una maggiore tassazione».
Nulla è stato invece previsto per quanto riguarda la ripartizione dell’onere contributivo: «Per i professionisti della gestione separata Inps, l’onere grava per intero sul lavoratore. Riteniamo quindi necessario che anche le partite Iva della Gestione separata abbiano la stessa ripartizione dell’onere contributivo, prevedendo meccanismi di rivalsa obbligatoria sul committente e contemporaneamente un aggancio dei compensi a quelli previsti dai Ccnl per analoghe professionalità».
Il popolo delle partite iva anche a Como è numeroso: «Fare una stima è pressochè impossibile – conclude Tallore – Nidil ne intercetta almeno un centinaio all’anno. Le problematiche maggiori sono quelle giuridiche e fiscali». [aq, ecoinformazioni]
#sonoStatoio/ L’Arci aderisce
L’Arci ha preso l’impegno, durante la presidenza nazionale di mercoledì 5 novembre, di aderire alla campagna che chiede giustizia per la morte di Stefano Cucchi ed è solidale e vicina alla battaglia per la verità intrapresa dalla sua coraggiosa famiglia. Uno Stato democratico non può consentire impunità. Guarda tutte le foto qui.
Arci for #vialadivisa
Il Prc contro la Picerno
Il Prc comasco condanna le dichiarazioni che la eurodeputata del Pd Pina Picierno ha rilasciato riguardo il tesseramento della Cgil ed invita a partecipare alla manifestazione del Pubblico Impiego l’8 novembre a Roma. Leggi nel seguito dell’articolo il comunicato stampa.
«La Cgil ha da tempo immemore certificato tutte le sue iscrizioni ed in occasione delle grandi manifestazioni nazionali, paga i pullman per permettere a tutte e tutti, compresi coloro che hanno difficoltà economiche, di poter partecipare ad iniziative in cui credono, utilizzando il denaro che ogni iscritta ed iscritto versano volontariamente con scadenza mensile mediante la delega in busta paga. I continui attacchi che questo governo sta sferrando al il sindacato, a partire dal dimezzamento dei distacchi e dei permessi nella pubblica amministrazione, passando per le selvagge cariche delle forze dell’ordine contro i lavoratori inermi dell’Ast di Terni ed i loro rappresentanti sindacali, continuando con le proposte di limitazione del diritto di sciopero – argomento fondamentale all’interno della discussione durante la Leopolda-, fino ad arrivare agli atteggiamenti supponenti ed arroganti con i quali Matteo Renzi si è negato a qualsiasi confronto con le parti sociali sul tema del cosiddetto “Jobs Act”, ci fanno pensare al ventennio più oscuro della storia del nostro Paese. Crediamo che la situazione dell’Italia sia in pericolo come mai lo è stata negli ultimi decenni. Quando come in questo preciso momento storico-politico si colpiscono continuamente i lavoratori, i loro diritti e chi cerca di proteggerli e garantirli, si privatizza senza nessun indugio ogni tipologia di servizio per la cittadinanza, ci si trovadavanti ad un disegno liberista ed estremamente pericoloso per la tenuta democratica del paese. Pertanto aderiamo convintamente ed invitiamo tutte e tutti a partecipare alla manifestazione nazionale indetta dal Pubblico Impiego l’ 8 novembre a Roma ed alle iniziative inter regionali organizzate dalla Fiom– Cgil il 14 novembre a Milano (per il nord Italia) ed il 21 novembre a Napoli (per il sud Italia), in concomitanza con le 8 ore di sciopero generale indette dal Comitato centrale della Fiom-Cgil stessa, della quale nei prossimi giorni forniremo tutti i dettagli organizzativi.» [Segreteria provinciale Prc Como]
Taglio ai Patronati, a rischio il 30% del servizio
La Legge di stabilità propone una riduzione significativa del “Fondo Patronati”. A rischio una buona fetta dei servizi agli utenti anche nel Comasco. Definito un piano di protesta unitario.
«Ci metterà in ginocchio». È questa, in estrema sintesi, la denuncia che i patronati del Ce – Pa comasco (cui fanno riferimento le strutture di Cgil, Cisl, Uil e Acli) lanciano alla proposta contenuta nella nuova Legge di stabilità.
Il Fondo è alimentato da una quota dei versamenti dei contributi previdenziali obbligatori di tutti i lavoratori dipendenti. Facendo i conti, dal 2015 si tratterà di un ammanco del 30%. A ciò non corrisponderà una diminuzione delle tasse per i cittadini: semplicemente una parte dell’aliquota sarà utilizzata per fare altro (e, a oggi, non si sa bene cosa).
Qualche numero. A livello nazionale, il sistema patronale consente allo stato di risparmiare ben 657 milioni. In provincia, nel 2013, sono state aperte 75785 pratiche nei 108 recapiti. Sono circa 26 le sedi distribuite su tutto il territorio, a fronte delle 4 dell’Inps e una dell’Inail. Dal 2010, il lavoro è aumentato del 30%.
«Verrà quindi a mancare un punto di riferimento per l’utenza, specie per quella più fragile», spiegano i responsabili territoriali dei patronati. «Un esempio? – dice Salvatore Monteduro, segretario Uil – I 130 mila disoccupati del territorio».
Già, perché i tagli costringeranno a ridurre il servizio, a oggi interamente gratuito per tutti, iscritti ai sindacati e non, che significa pure lasciare a casa i dipendenti.
«I conti sono presto fatti – spiega Gerardo Larghi, segretario Cisl dei Laghi – su quarantuno dipendenti, tredici persone sono a rischio». Alessandro Tarpini, segretario Cgil, rincara la dose: «In soldoni, per la Camera del Lavoro di Como saranno 200 mila euro in meno. E considerate che già ora l’Inca è in deficit».
Al momento, la legge non permette ai patronati di fatturare. Per i cittadini, quali saranno le soluzioni? Rivolgersi all’Inps e affrontare la famigerata e temibile procedura telematica (per molti un vero e proprio incubo), oppure mettersi nelle mani di privati, un mercato illegale già presente nella “clientela immigrata”. «A 50 metri dalla nostra sede – continua Tarpini c’è un sedicente ufficio in cui le pratiche costano 80 euro».
Venerdì 7 novembre i responsabili locali incontreranno il prefetto. Sabato 15 novembre in tutta Italia si organizzeranno presidi informativi sulle attività dei patronati. A Como, l’appuntamento è dalle 10 alle 16 a Porta Torre. Inoltre, all’indirizzo http://www.tituteliamo.it è possibile firmare la petizione on line.
Si sta aprendo – in attesa di una marcia indietro dell’esecutivo – un nuovo capitolo dello scontro fra governo e sindacati. «Non siamo dei semplici passacarte – conclude Maria Luisa Seveso, presidente delle Acli – il nostro è un lavoro nel merito, si difendono i diritti». E forse il punto è proprio quello. [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]