Decreto Minniti

A Palazzo Cernezzi il decreto della vergogna

Con una dichiarazione preliminare al Consiglio comunale di Como del 29 marzo Celeste Grossi ha denunciato la gravità delle norme Minniti che hanno avuto la fiducia in Senato: stravolgono il sistema giudiziario italiano creando un canale diverso con meno diritti per i migranti, impongono la criminalizzazione per chi fugge da guerre, violenze e povertà,  aumentano le spese e il migrabusiness e mortificano il ruolo delle forze dell’ordine costrette ad applicare norme inqualificabili e anticostituzionali.

«Fiducia a Minniti 

Nel Mar Mediterraneo si continua a morire. Il sistema di accoglienza è al collasso. L’estate si avvicina  in assenza di una regia sul fenomeno migratorio, un fenomeno strutturale che continuiamo a affrontare con modalità emergenziali.   

In questa situazione caotica il ministro Minniti ha chiesto e ottenuto la fiducia al Senato, ora passerà alla Camera, per l’ultimo voto,  su un Decreto che criminalizza rifugiati e immigrati, con  impatti nefasti sulla vita di migliaia di uomini, donne e bambinie, lungi dal risolvere i problemi, mette ancora più in difficoltà il sistema di accoglienza, aumentando i tempi di attesa e la spesa pubblicaPensare che diminuire le garanzie per i più deboli, con il grado unico di giudizio, l’abolizione del contradditorio nella procedura unica per le espulsioni, sia la soluzione alle difficoltà del nostro paese,  è sbagliato. Mortificla democrazia, limitando per legge i diritti di alcune persone – gli stranieri . Avall implicitamente atteggiamenti xenofobi e razzisti. 

Intanto a Como, i Consiglieri e le Consigliere comunali continuano a non poter entrare nel Campo di via Regina Teodolinda, dove convivono minori non accompagnati, minori accompagnati e adulti, un campo di cui ancora non sappiamo la denominazione formale e, di conseguenza, le normative che ne regolano il funzionamento. La situazione dei minori non accompagnati non affidati al Comune ci preoccupa. E non riusciamo a fugare dubbi e perplessità. Il 27 marzo, in risposta alla richiesta formulata dal presidentdella Commissione III di partecipare a una riunione sulla situazione dei minori non accompagnati, “il Prefetto comunica di aver già provveduto a fornire, con nota dell’01.12.2016“, “opportuni elementi informativi in merito all’individuazione di specifiche soluzioni alla problematica dei minori stranieri non accompagnati. Pertanto, resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, limitatamente a specifiche richieste di aggiornamento dei dati già comunicati“».  [Celeste Grossi, consigliera comunale Paco-Sel, Sinistra italiana]