Giorno: 10 Luglio 2008

Il patto per l’artigianato

Il Patto per l’artigianato vuole essere uno strumento per valorizzare la bilateralità e attraverso questa intesa potenziare le aziende e i lavoratori.

I rappresentanti delle associazioni dei datori di lavoro (Cna, Confartigianato e Acai) e dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil) comaschi hanno firmato mercoledì 9 luglio alla presenza della stampa il Patto per l’artigianato. Questa intesa permetterà di intraprendere delle azioni di sviluppo e promozione dell’artigianato locale. Altresì il Patto vuole essere uno strumento per rafforzare le attività dell’Ebe (Ente bilaterale artigiano) e lo stato delle aziende associate anche tramite contributi economici. In termini numerici, sulle cinquantamila aziende artigiane presenti sul territorio, quelle associate con l’Ebe sono quattromila per un totale di dodicimila dipendenti. «Sarà una grossa mole di lavoro mettere in sintonia le differenti parti in gioco» ha sottolineato Enrico Benati, responsabile Cna delle relazioni sindacali.
Il documento, come ha ricordato Franco Santambrogio della segreteria della Cgil di Como, è un’intesa a vasto raggio il cui scopo è quello di controvertire le negatività del settore. I punti cardine del piano sono Artigiano +, un’iniziativa di promozione e certificazione qualitativa delle aziende artigiane, delle importanti decisioni al riguardo dell’apprendistato, realizzare parte della formazione direttamente in azienda, e della sicurezza, la stesura di un’analisi dell’Opta dello stato delle aziende comasche in materia di sicurezza. Altri aspetti saranno uno studio sulla mobilità lavorativa nel settore, che sfocerà nell’attivazione di un tavolo di confronto con l’Amministrazione provinciale, e un contributo monetario alle aziende che assumeranno lavoratori da agenzie di somministrazione.
Come evidenziato da tutti i delegati delle diverse parti presenti, il Patto, la cui stesura è durata due anni, valorizzerà la cooperazione partecipativa e la bilateralità, potenziando un confronto già esistente. «Perché è salvaguardando le imprese che si salvaguardano i diritti dei lavoratori» ha affermato Michele Barresi della Uil. [Francesco Vanotti, ecoinformazioni]