Il Consiglio comunale di Como di lunedì 11 ottobre
Multi se ne è andata. Cemento sì, cemento no. La Lega contro via Torriani approva però la Manhattan di Muggiò.
La questione Ticosa ha aperto il Consiglio comunale di Como di lunedì 11 ottobre dopo che Multi, con una lettera, ha deciso di abbandonare l’opera. «Lei si era impegnato a spiegarci tutti passi fatti con Multi» ha detto Donato Supino, Prc, chiedendo un intervento del sindaco sull’argomento, «ho letto la lettera di Multi e la risposta del sindaco – ha affermato Bruno Magatti, Paco – siamo alla soglia della conclusione». «Ogni parola è superflua – ha attaccato il primo cittadino Alessandro Rapiense, Area 2010 – togliamo dalla guida gli ubriachi».
«Abbiamo immediatamente controdedotto alla lettera di Multi – ha spiegato Bruni – che a noi appare immotivata, sorprendente, inattesa e anche incongruente». Il sindaco di Como ammette i «pochi spazi di manovra» rimasti ma lascia una porta aperta «se si faranno parte attiva faremo un incontro», anche se sottolinea «abbiamo avuto grande pazienza».
Insediato il Consiglio, fatto un minuto di raccoglimento per gli alpini morti in Afganistan, la discussione è passata all’insediamento proposto in via Torriani, un condominio, osteggiato dai più data l’altezza ritenuta eccessiva. Dopo alcune sospensive, modifiche al testo, richieste di chiarimenti tecnici è passato un emendamento condiviso fra maggioranza ed opposizione, ma al voto finale il progetto è stato rifiutato, con 16 voti contrari delle minoranze assieme alla Lega, astenuti Liberi per Como, Dario Valli, Area 2010, e Pasquale Buono, Pdl.
Il dibattito è passato quindi sulla approvazione definitiva della cosiddetta Manhattan di Muggiò, un insediamento proposto dalla Gamma 3 per 400 persone posto in via Cumano sul fondo della valle, affianco alla ferrovia e al cavalcavia dei lavatoi. . 5 palazzine anche di 11 piani alte fino a 32 metri che forse impediranno di vedere il Baradello da Muggiò e, viceversa, il monte tre croci da Camerlata. «Sono state raccolte quasi 300 firme in pochi giorni da parte dei residenti contrari all’opera» ha ricordato il capogruppo del Pd Mario Lucini, «il territorio, la Circoscrizione, si è già espresso in forma contraria» ha aggiunto Rapinese. Dopo l’ennesima sospensione la maggioranza rientrata in aula si è in parte ricompattata ed ha approvato il progetto, contrarie le minoranze più Liberi per Como, astenuti Valli e Arturo Arcellaschi, Pdl. Rientrata nei ranghi la Lega a detta dei suoi esponenti per una questione di coerenza, avevano approvato l’insediamento nel primo passaggio in aula e non si sono fatti convincere dalle osservazioni contrarie fatte dai cittadini nel periodi di pubblicazione dell’intervento.
L’aula è così passata a discutere la proposta di cambiamento di convenzione con la Akzo Nobel di Tavernola fatta per l’edificazione di una pista ciclabile lungo il Breggia. L’amministrazione ha proposto di abbandonare l’idea e di incamerare i più di 400mila euro di monetizzazioni, la discussione non si è esaurita e il dibattito è stato rinviato alla prossima seduta. [Michele Donegana, ecoinformazioni]
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