Immagini attraverso il territorio: il Calendario del Comune di Como

Un percorso attraverso la toponomastica cittadina quello del tradizionale Calendario storico del Comune di Como per il 2011 distribuito da lunedì 10 gennaio

«Il calendario storico di quest’anno percorre le collezioni dei Musei Civici cittadini focalizzando la sua attenzione sui ritratti, documenti storici e di identità di indubbia importanza – spiega Palazzo Cernezzi –. La cura delle immagini è stata fatta dall’architetto Chiara Rostagno, vicepresidente dell’ordine di Como e curatrice per il Comune di importanti volumi sulla storia dell’urbanistica locale»

 

In copertina: di Sigismondo Nappi (Milano 1804-1832) “Ritratto di Eugenia Cattaneo (1832)”, olio su tela (cm 59,5 x 44). Il ritratto di Eugenia Cattaneo è opera di Sigismondo Nappi, giovane artista formatosi all’accademia di Brera.

 

 

 

 

Gennaio: di un artista settentrionale (attivo nel I e II decennio del XVII secolo) “Sinite Parvulos” con ritratto di famiglia (la coppia inginocchiata: Alessandro Olginati e Caterina Galli?), olio su tela (cm 154 x 207). Gli Olginati, famiglia comasca originariamente dedita all’arte mercantile, divenne uno dei casati di maggiore rilievo della nobiltà comasca grazie all’azione di Alessandro Olginati (1575 circa – 1656).

 

 

Febbraio: di Antonio Lucini “Ritratto di Antonio Maria Parravicino” (1742), olio su tela (cm 96,5 x 71). Il ritratto, datato 1742, costituisce un importante documento per cogliere i caratteri e le specificità dell’opera dell’autore e, al medesimo tempo, l’evoluzione della ritrattistica lombarda del periodo.

 

 

 

 

Marzo: di pittore attivo in Milano “Ritratto di Calidonia Giovio della Porta con il figlio Nicolao” (1643), olio su tela (cm 218 x 115). Calidonia Giovio viene raffigurata all’età di 23 anni, stringe la mano al figlio Nicolò secondo i canoni della ritrattistica seicentesca.

 

 

 

 

Aprile: di Giuseppe Nuvolone “Ritratto di Giacomo Gallio (1640-1650)”, olio su tela (cm 96 x 75).

 

 

 

 

Maggio: di pittore attivo a Milano, periodo 1640-1650, “Ritratto di gentiluomo (di Casa Gallio)”, olio su tela (cm 73 x 57). Tra i ritratti di gentiluomo del 1600 sono citati nella Guida Illustrativa del Museo Civico del 1898 come provenienti dalle quadrerie delle dimore di Borgovico e Balbiano. I dipinti risultano esposti sin dalla fine dell’ottocento nel primo allestimento del Museo presso il Palazzo Giovio.

 

 

Giugno: di Giuseppe Bertini “Alessandro Volta presenta la pila a Napoleone” (1897), olio su tela (cm 63 x 88). Lo svolgimento del pensiero scientifico dello studioso è riconducibile ad alcuni grandi cicli, dalla galvanica (1792) alla teoria del contatto che, sul finire del 1799, condusse il sommo studioso all’invenzione della pila. La città ebbe modo di celebrarlo per mezzo di esposizioni ed edificando il tempio voltiano (1926-1927).

 

 

Luglio: di Giulietta Seveso Ciceri “Ritratto di Teresa Ciceri Castiglioni (primo quarto del XIX secolo)”, olio su tela (cm 91 x 73). Agronoma, figura femminile di grande rilievo nel periodo compreso fra la seconda metà del Settecento e il principio dell’Ottocento, in Camnago Volta condusse sperimentazioni nel campo della coltivazione delle patate.

 

 

Agosto: “Ritratto di Felicia Giovio (secondo decennio del XIX secolo)”, olio su tela (cm 94,5 x 77,5). La marchesa Felicia Giovio, figlia primogenita di Giovan Battista, ebbe modo di dedicarsi a studi letterari e d’intrattenere rapporti con alcuni autori dell’epoca, tra i quali Ugo Foscolo.

 

 

 

Settembre: “Ritratto di Flaminio de Orchi (fine primo quarto del XIX secolo)”, olio su tela (cm 81 x 62,5). La famiglia De orchi appartiene all’antica nobiltà lariana. Tra i suoi componenti si annoverano notabili e figure cardine della vita civile di Como.

 

 

 

Ottobre: di Sigismondo Nappi “ritratto di Galeazzo Cattaneo (1832)”, olio su tela (cm 59 x 44,5). Opera legata al ritratto della moglie, Eugenia (si veda la copertina), costituisce una testimonianza della ricerca che Sigismondo Nappi conduce sul fronte dell’aderenza al reale.

 

 

 

Novembre: di Augusto Majani “Episodio di Mentana – 3 novembre 1867 (1897)”, olio su tela (cm 180 x 250). Il 3 novembre 1867, circa 5000 garibaldini si scontrarono con 10.000 soldati agli ordini di De Polhès e Kanzler. La battaglia, dopo un avvio che arrise a Giuseppe Garibaldi vide una schietta affermazione dei francesi. Caddero circa 370 Garibaldini. I volti raffigurati sono ignoti e richiamano alla memoria i caduti comaschi per la Patria.

 

Dicembre: di Gianbattista Rrodriguez “Giovan Battista Giovio sale al tempio della gloria (1775)”, olio su tela (cm 290 x 360). La famiglia Giovio ebbe un ruolo cardine nella cultura e nella politica comasca dal XV-XVI secolo sino alla seconda metà del Settecento. Il palazzo di città della famiglia, rinnovato ed ampliato fra il 1770 e il 1780, divenne sede delle collezioni dei fratelli umanisti Paolo e Benedetto Giovio (XV-XVI secolo) e successivamente, nel 1894, venne affittato alla municipalità dagli ultimi eredi Giovio per allestirvi le raccolte di storia e archeologia che trovarono spazio negli ambienti connotati dalla presenza della ricca raccolta privata collezionata dalla famiglia in più di trecento anni.

 

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