Da Pvc a Primavere per Como
Una trentina di persone, pochi i giovani, si è ritrovata giovedì 6 ottobre nella sala della Cna a Como per l’assemblea di Primarie vere per Como, moderata da Danilo Lillia, in vista delle definizione finale delle candidature al confronto preelettorale del centro sinistra comasco.
Quattro sono i candidati ufficiali per ora Marcello Iantorno, Gisella Introzzi, Mario Lucini, Bruno Magatti; la previsione di spesa minima è stata fissata a 3mila euro, un ipotetico tetto massimo potrebbe essere 7mila, di cui la metà verrà data dal Pd, la parte restante sarà invece ripartita fra gli altri sostenitori Psi, Paco, Sel e il gruppo Pvc.
Un clima di parziale scoramento quello iniziale che ha visto l’assemblea interrogarsi sulla propria funzione.
Una rivendicazione di una alterità rispetto alle strutture che sosterranno le diverse candidature e l’orgoglio di essere stati la miccia che ha portato al divampare delle primarie nel capoluogo comasco, con la delusione di non vedere più alcuni dei primi partecipanti ormai schieratisi con alcuni dei candidati.
«Dobbiamo essere i propositori – la risposta del neo rappresentante di Pvc all’interno del Comitato organizzativo delle primarie per Marco Longatti, che ha sostituito Gianfranco Giudice – organizzare una serie di incontri tematici invitando una personalità che dia il tono agli incontri e alle argomentazioni».
Un punto condiviso dai più su cui lavoreranno i diversi tavoli di lavoro, che per esigenze di praticità verranno ridotti da8 a4-5: economia, cultura, urbanistica-viabilità, ambiente, partecipazione.
Gruppi di lavoro a cui i partecipanti sperano i candidati alle primarie e i loro sostenitori potranno contribuire per la formulazione di proposte.
«Dobbiamo fare da levatrice» ha precisato Maurizio Michelini.
«Per noi c’è differenza fra alternanza ed alternativa – ha dichiarato a nome della Federazione della sinistra è intervenuto il consigliere comunale Donato Supino – non ci stiamo ad un’accettazione incondizionata di un programma, così come si è delineato finora, faremo un confronto dopo le primarie con chi avrà vinto. Per questo abbiamo fatto un passo indietro sperando nell’affermazione di un modello Pisapia anche a Como».
«Serve un’alternativa al modello di pensiero del centrodestra – ha affermato Bruno Magatti, l’unico dei candidati presenti – bisogna capire e rendersi interpreti, proporre un modello di relazione con i cittadini che abbia senso».
Una riflessione sulla questione della delega che vada oltre le primarie e le elezioni e che potrebbe coinvolgere gli esponenti di Pvc in un qualcosa definito scherzosamente come Primavere per Como che possa essere un laboratorio di vera democrazia anche in vista della eliminazione delle Circoscrizioni e il conseguente ulteriore allontanamento della politica dai cittadini.
Uno stimolo alla partecipazione che si tradurrà anche in una campagna di informazione per promuovere la partecipazione alle primarie da parte di immigrati e giovani a partire dai 16 anni, per cui i Giovani democratici, tramite una rappresentante, si sono espressi favorevolmente e resi disponibili a lavorare per creare una qualche forma di raccordo fra tutte le realtà giovanili a sostegno delle primarie comasche.[Michele Donegana, ecoinformazioni]