Poste: chiusura degli uffici periferici

Per Gaffuri la Regione deve «Prendere posizione sul processo di razionalizzazione del servizio e sulle chiusure degli uffici postali», mentre a Gravedona non arriva più la posta

 «Quello delle chiusure e dei disservizi in ambito postale è un tema particolarmente sentito anche nel Comasco – afferma una nota del Pd regionale lombardo – dove, nelle ultime settimane, i cittadini si sono trovati a dover fronteggiare da un lato i nuovi orari di apertura degli sportelli, dall’altro, soprattutto nei paesi del lago e delle valli, il disservizio nella mancanza del regolare recapito della posta».

Un esempio concreto è quello di Gravedona dove, in una lettera al sindaco e al prefetto, Cisl, Uil, Sailp e Ugl denunciano «Poste S.p.A., non potendo far fronte alle necessità esistenti nell’ufficio Postale che svolge attività di recapito sul territorio del Suo Comune, ha disposto che il servizio sia effettuato solo su una delle quattro zone esistenti: due portalettere sono stati collocati in pensione ed uno è in infortunio per un lungo periodo».

Ma il problema non è limitato solo a Gravedona dato che per i sindacati al «Centro di Recapito di Menaggio esiste una situazione altamente critica in quanto risultano essere vacanti due zone nel comune di Porlezza, una nel comune di Lenno e una nel comune di Sorico».

Per questo il Consiglio regionale vuole «attivare un confronto con le Poste Italiane al fine di garantire la continuazione nell’erogazione dei servizi postali soprattutto per ciò che concerne i paesi più disagiati – spiega i capogruppo regionale del Pd Luca Gaffuri –. Per quanto riguarda il territorio comasco penso, ad esempio, alla Val Cavargna o all’Alto Lago dove lettere e bollette vengono consegnate a singhiozzo. Inoltre vogliamo ottenere da Poste Italiane una maggiore concertazione e condivisione sulle scelte che vengono adottate e che rischiano di creare non poche difficoltà ai cittadini».

La speranza del Pd è quella di ottenere che «la Giunta regionale stipuli un protocollo d’intesa finalizzato a individuare un piano per l’installazione di sportelli automatici Postamat, cosicché i cittadini possano comunque effettuare numerose operazioni».

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