Prosegue la bonifica della Ticosa

C’è l’amianto, ma non cambia la spesa

«Le analisi, effettuate sui rifiuti da demolizione rinvenuti ai piedi della scarpata a valle del cimitero monumentale durante i lavori per la bonifica nell’area dell’ex Ticosa, hanno confermato la presenza di amianto, classificabile come rifiuto speciale pericoloso – spiega Palazzo Cernezzi –. Tale ritrovamento – il materiale era ricoperto da una fitta vegetazione che ne impediva l’individuazione – comporterà ora una modifica di alcune modalità operative, previste dal progetto originario, che sono state definite insieme agli enti di controllo (Asl e Arpa)».

«Il materiale da smaltire, che è già stato coperto e messo in sicurezza per evitare la dispersione e il dilavamento – precisano da via Vittorio Emanuele II –, ammonta a circa 350 metri cubi e solo una minima parte è costituito da amianto».

Il costo previsto della bonifica di 2.399.000 euro (recuperati dal Comune accendendo un mutuo) non dovrebbe subire variazioni «in quanto per i nuovi interventi (pari a 276.166,88 euro) verranno utilizzate le somme accantonate per gli imprevisti».

Il lavoro verrà svolto dalla vincitrice dell’appalto, l’Autotrasporti Pensiero srl, però alcune delle lavorazioni verranno subappaltate a ditte specializzate nel trattare l’amianto.

Questo comporterà un aumento dei tempi di bonifica di 70 giorni, dovuti «in parte alle autorizzazioni necessarie per eseguire le opere e in parte alle lavorazioni (i lavori da eseguire prevedono l’insaccamento del materiale contenente amianto, particolari dotazioni di sicurezza e la consegna in una discarica speciale)». [md – ecoinformazioni]

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