Tamburini: prosegue la protesta dei dipendenti

Lo hanno deliberato nella serata di venerdì 19 settembre i lavoratori riuniti, dopo che la proprietà ha comunicato loro l’intenzione di portare i libri in tribunale a metà della settimana prossima.

I lavoratori sono decisi a tutelare e presidiare i beni aziendali in attesa che il tribunale fallimentare prenda in carico la vicenda, con la speranza che ne consegua l’interessamento da parte di società interessate a rilevare l’azienda nel suo complesso, comprensiva della forza lavoro. «Venerdì 21 settembre, fanno sapere Filctem Cgil e Femca Cisl – abbiamo iniziato una messa in mora contro la Tamburini che si tradurrà in una vertenza legale».

L’assemblea permanente dei lavoratori  infine ha ricevuto l’informazione che altri lavoratori di grandi aziende rischiavano la cassa integrazione a causa del materiale non ricevuto dalla Tamburini, indispensabile per proseguire la loro attività. «Per questa ragione  e all’insegna di un principio di solidarietà tra i lavoratori – scrivono le organizzazioni sindacali –  i dipendenti hanno deciso che, pur proseguendo lo stato di assemblea permanente e a dispetto della propria condizione di lavoratori defraudati del proprio lavoro, alcuni reparti porteranno a termine delle lavorazioni urgenti e provvederanno alle relative consegne, per evitare ricadute su altre realtà produttive.I dipendenti Tamburini vogliono tutelare il proprio postto di lavoro, ma sono disposnibili a fare tutto quanto nelle loro possibilità per evitare conseguenze spiacevoli a terzi ».

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