Altra informazione, libera, sociale

Nell’incontro, che può essere considerato la prima tappa di un percorso di coordinamento delle diverse esperienze attive nell’ambito dell’informazione a Como al di fuori dei grandi mezzi di informazione, si sono affrontate questioni attintenti tanto ad aspetti pratici quanto ad aspetti metodologici. A partire dalla questione, tutt’altro che marginale, di cosa sia questa informazione “altra” e in quale definizione si riconosca: tra “controinformazione” e “informazione sociale” (due delle intitolazioni proposte, insieme a molte altre) corre una distanza non solo terminologica, ma anche di impostazione generale. Così come la scommessa sul futuro dell’informazione (carta stampata vs web) ha riflessi non solo sul mezzo di comunicazione prescelto, ma anche sulla selezione dei contenuti da comunicare. “Selezione” è una parola che nel corso della discussione è riecheggiata più volte, al centro dell’analisi riguardo al “comunicare tutto” e all’“operare delle scelte”. Altre questioni fondamentali entrate nel dibattito sono state quelle relative al volontariato e alla professionalità, all’omologazione dei contenuti e dei linguaggi, alla documentazione e all’interpretazione.
Sono anche state avanzate proposte concrete: in prima battuta l’elaborazione di una “carta di intenti” dell’informazione “altra” per poter procedere su una strada comune al di là della totale reciproca autonomia e della diversità di esigenze e metodi; la possibilità di realizzare una sorta di portale comune a tutte le esperienze sul territorio; l’esigenza di arrivare a un percorso di (auto)formazione per garantirsi un ulteriore sviluppo e per evitare che le molteplici energie coinvolte vadano disperse. [da NKM0]