Per lo sviluppo, contro le speculazioni. Una proposta della Cisl di Como
«Proponiamo ai sindaci un patto tra sindacato, istituzioni e associazioni imprenditoriali che sintetizziamo in tre punti: una strategia comune per la destinazione d’uso delle aree ex industriali, vincolandone la sorte alla vocazione territoriale, sociale ed ambientale; un disciplinare territoriale per la responsabilità sociale che imponga le regole di sostenibilità indispensabili per lo sviluppo; canoni d’affitto calmierati per attrarre nuovi investitori per le imprese in difficoltà»
«La Cisl – scrive in un comunicato il sindacato comasco – lancia un patto sociale di responsabilità per lo sviluppo, perché il territorio di Como non può trasformarsi un una drammatica e pericolosa partita a scacchi tra imprese storiche e nuovi speculatori Noi siamo per un’edilizia moderna, a forte innovazione ambientale e sociale, che attraverso la patente a punti e le white list premi gli imprenditori onesti e tenga lontano i furbi e i criminali dal territorio».
« Stiamo assistendo purtroppo ad una scarsa attenzione politica al progetto di riconversione sociale delle aree industriali e contemporaneamente ci opponiamo ad una strategia silenziosa delle immobiliari che strozzano gli imprenditori storici con canoni senza regole. Per questo proponiamo ai sindaci un patto tra sindacato, istituzioni e associazioni imprenditoriali che sintetizziamo in tre punti: una strategia comune per la destinazione d’uso delle aree ex industriali, vincolandone la sorte alla vocazione territoriale, sociale ed ambientale; un disciplinare territoriale per la responsabilità sociale che imponga le regole di sostenibilità indispensabili per lo sviluppo; canoni d’affitto calmierati per attrarre nuovi investitori per le imprese in difficoltà».
«Ricercare le cause della chiusura di aziende unicamente nella crisi mondiale e nella politica, rischia di escludere altri livelli di responsabilità che invece pesano negativamente ed in modo significativo sulla possibilità di ridare prospettiva e continuità a realtà produttive che avrebbero potenzialità di mercato e di professionalità, ma sono strozzate da situazioni finanziarie pesanti.
«La Cisl comasca ritiene indispensabile una presa di coscienza maggiore sul tema del rischio di speculazioni sulle aree dismesse evitando che il governo del territorio diComo in tutte le sue forme di Rappresentanza, rischi di assistere passivamente ad un passaggio di imprese storiche che hanno contribuito alla crescita del manifatturiero e del patrimonio professionale ed economico , nelle mani di nuovi speculatori che possono solo portare illegalità e disvalore. Da queste considerazioni la proposta di un patto sociale di responsabilità per lo sviluppo, che impegni la politica in un progetto di riconversione sociale delle aree industriali delle quali è indispensabile avere una mappatura per capire quante, dove e in quali situazioni si trovano oggi per contemporaneamente realizzare una concreta opposizione alla strategia silenziosa delle immobiliari che strozzano gli imprenditori con canoni senza regole»