ecoinformazioni on air/ Bruni in carcere

rumeschfinestraIl servizio di Gianpaolo Rosso in onda il 26 maggio alle 19,15 su Radio Popolare. Ascoltalo nel nuovo sito di Radio Popolare nelle pagine di Metroregione.

Stefano Bruni è il sindaco delle paratie, l’opera milionaria inutile e dannosa, un vero mostro che ancora colpisce la città di Como; è il sindaco della Ticosa, luogo storico della resistenza operaia abbattuto proprio nel giorno della Memoria, disperdendo amianto in ogni dove con costi che ancora gravano sul Comune; è il sindaco del centrodestra dalle molteplici attività finanziarie, custode degli interessi di una parte potentissima della città. Esponente di spicco dell’area formigoniana di Forza Italia è stato sindaco di Como dal 2002 al 2012 ma non è stato arrestato per questo. La Guardia di Finanza l’ha condotto in carcere su ordine della magistratura di Milano per reati finanziari. L’accusa nei suo confronti è di essere stato intermediario, molto ben retribuito, in disinvolte operazioni di un’azienda privata per la riscossione dei tributi in 800 comuni italiani che si sarebbe costruita in modo creativo le garanzie finanziare per operare nel settore. I reati contestati sono gravi: bancarotta concordataria e fallimentare aggravata, abusivismo finanziario e costituzione fittizia di capitale sociale, ma il suo legale parla di  un ruolo «marginale e defilato. Si è limitato a fare da raccordo tra le parti per una compravendita di obbligazioni Jp Morgan assolutamente reali». [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

Nella foto il ghigno del sindaco Bruni dopo il gravissimo ferimento di Rumesh, sparato da un vigile urbano della squadra antiwriter del Comune di Como. [Foto Carlo Pozzoni]

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