
Piano urbano del traffico/ La mobilità non è l’unico diritto
Un contributo nel merito delle questioni viene da una serie ampissima di associazioni ambientaliste lariane che espongono idee, frutto anche dell’analisi di quanto viene fatto in altre città europee. Le proposte si riferiscono all’aggiornamento in corso del Piano urbano del traffico del Comune di Como sul quale già si sta animando un confronto insensato nel quale sembra che siano da considerare di pare livello gli interessi di determinate categorie economiche e quelle dell’insieme di tutte e tutti i cittadini.
Campagne di stampa che pongono al centro delle analisi il “diritto” al parcheggio, la “sacralità” del commercio e altri anacronistici e anche antieconomici pregiudizi culturali e sociali sono già attive per distogliere l’attenzione dagli obbiettivi reali sui quali va valutato il provvedimento: qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, riconoscimento dei diritti delle persone a un ambiente sempre più vivibile, legittimo desiderio di maggiore bellezza del nostro habitat. Leggi nel seguito il testo del documento firmato da legambiente, Fiap-biciamo, La città possibile, A ruota libera, Ciclofficina par tucc.
«Le scriventi associazioni rendono pubblico il fatto di aver partecipato con contributi e proposte alla procedura di VAS per l’aggiornamento del Piano Urbano del Traffico del Comune di Como.
Allegando una sintesi del documento ove sono dettagliati i punti proposti, vogliono con gli stessi contribuire a dare a tutti la possibilità di muoversi liberamente nel rispetto degli altri, della salute, dell’ambiente e delle bellezze della nostra città e del nostro territorio. La mobilità infatti è un diritto individuale ma deve misurarsi anche con altri diritti individuali costituzionalmente garantiti, quali la tutela dell’ambiente e il diritto alla salute.
I cardini ispiratori delle proposte sono:
convivenza di diversi sistemi di mobilità con privilegio di quelli sostenibili
miglioramento dell’efficienza e della disponibilità del trasporto pubblico con corsie preferenziali e privilegio della alimentazione elettrica; rivalutazione del sistema ferroviario e lacustre in una logica di interscambio anche tariffario
regolazione del traffico tramite zone a traffico moderato (ZTM o zone 30, come da mandato UE), limitato (ZTL) e pedonalizzazioni in tutti i quartieri nella visione di una città policentrica che aumenti la qualità di vita e le possibilità di valorizzazione, passeggio, incontro e sviluppo
parcheggi di corona e di cintura con settori dedicati ai residenti a prezzi adeguati alla zona a tariffe crescenti verso il centro
regolazione tariffaria del trasporto merci verso la convalle, interporto e trasporto elettrico/ciclabile nel centro storico
inserimento del piano della sosta in ogni bando per iniziative pubbliche e di un piano per i giorni di emergenza smog
gratuità delle tangenziali e decentramento degli uffici pubblici come sistema di decongestionamento del centro
informazione di educazione all’ambiente e comunicazione delle alternative di mobilità e dei danni alla salute da inquinamento
controllo puntuale del rispetto delle regole e degli accessi e reinvestimento nel settore mobilità dei fondi ricavati con le sanzioni
Siamo convinti che si debba fare un importante cambio di mentalità e che non sarà facile, ma altrettanto convinti che si debba mettere in primo piano l’ interesse comune, salute dei bambini compresa, bambini che saranno i cittadini di domani. Pensiamo inoltre che una nuova visione della città darà un contributo importante nello sviluppo e nel lavoro, che può essere, oggi, solo verso un discorso di sostenibilità.
Chiedendo la massima distribuzione e rendendoci disponibili a chi fosse interessato alla consegna del documento integrale e al confronto con cittadini e associazioni, porgiamo cordiali saluti.
[Circolo Angelo Vassallo affiliato Legambiente, Circolo Fiab Como Biciamo, Associazione La città possibile, Como A ruota libera, Ciclofficina par tucc]
Per approfondire: non dobbiamo inventarci nulla basta viaggiare (di Patrizia Signorotto, legambiente); sintesi documento associazioni PGUT
Ma sono previsti momento di imfoazione per cittadini e/o assemblee di zona in modo da poter inviare osservazioni mirate? Va ricordato che il coinvolgimento dei cittadini e’ obbligo.Come e a chi inviarli?