E così, ancora una volta, in piazza San Fedele, ci siamo intrecciate. Stavolta mettendo nei nodi non solo i nostri capelli, ma anche il nostro silenzio pesante insieme alle Donne in nero (e soprattutto) i nostri corpi, il nostro stare all’interno di una piazza: un’occupazione fisica sì temporanea, ma dal significato duraturo, un filo rosso a tenere insieme diversità e sguardi in un’unica rete.
(altro…)All’invito della la rete Intrecciat3, che unisce sindacati, associazioni, gruppi e collettivi di Como, a gridare ancora “Donna, vita, libertà”, a un anno dall’inizio delle rivolte in Iran, hanno risposto, la sera del 13 settembre, molte persone, non solo donne, pochissimi/e i/le giovani, prima urlando in silenzio, poi unendosi con una serie di fili rossi, intrecciati. In piazza l’intervento per tutte le organizzazioni aderenti di Alessandra Ghirotti e la lettura dei nomi delle vittime della repressione teocratica in Iran. Presto on line l’articolo di Sara Sostini.
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A un anno dall’assassinio di Jina (Masha) Amini, che è stata la continuazione della politica sistematica di femminicidio e di misoginia del regime della Repubblica Islamica, in solidarietà con il movimento rivoluzionario Donna Vita Libertà e ai collettivi femministi al di fuori dell’Iran, ci uniamo all’appello di tutt3 coloro che desiderano un mondo libero dall’oppressione di genere, di classe, dal razzismo e dal sessismo. Saremo a Roma, il 15 e il 16 settembre anche a Milano, per partecipare alle marce notturne ovunque, gridando insieme a gran voce: Jin Jiyan Azadî!
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