Per alzare la nostra voce, per chiedere politiche attive di accoglienza e integrazione, per rifiutare la repressione e l’oppressione delle persone migranti, per affermare la cultura della pace e del lavoro, ci troviamo martedì 3 ottobre alle ore 20,30 sulla passeggiata pedonale di Lungo Lario Trieste a Como (tra la stazione FNM Como Lago e la piazza Cavour).

Il 3 ottobre 2013, a poche miglia da Lampedusa, il naufragio di una nave sovraccarica di persone migranti provocò quella che è forse la più grave strage conosciuta sulla rotta del Mediterraneo centrale: 368 vittime accertate (più almeno 20 persone disperse).

Da allora il 3 ottobre rappresenta non solo un momento di memoria ma anche e soprattutto una ferita aperta: il simbolo dell’incapacità della ricca Fortezza Europa di rispondere in modo costruttivo al fenomeno globale delle migrazioni.
In dieci anni, l’Europa e l’Italia non hanno imparato nulla, anzi: hanno solo scelto le vie della repressione, della detenzione delle persone straniere, del supporto ai regimi assassini, della esternalizzazione e della militarizzazione delle frontiere, fino a invocare un assurdo blocco navale.

Ci saranno discorsi, letture, canti e suoni, barchette di carta simbolo dei viaggi e della speranza, l’acqua del lago simbolo di vita e non presagio di morte. [Como senza frontiere]

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