Regolamento comunale

Costituita la Commissione per le riforme

8 COMOCOMUNEPalazzo Cernezzi istituisce la Commissione per riformare Statuto e Regolamento e la maggioranza boccia le proposte di modifica degli stessi sui referendum.

 

Preliminari

Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 19 gennaio Luca Ceruti, M5s, ha ricordato la partecipazione di Regione Lombardia al convegno omofobo al Pirellone e chiesto perché «sono stati allontanati un bel po’ di ragazzi con cartelli che chiedevano la libertà di espressione contro le sentinelle in piedi» domenica 18 gennaio, chiedendo alla Giunta perché abbia dato il permesso di svolgere la manifestazione delle sentinelle e non solidarizzi con la Giunta di Milano. Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha invece preso posizione contro il prospettato nuovo autosilo in viale Varese: «Basti solo pensare che a pochi metri sono state trovate le mura romane!».

 

Commissione riforme

La seduta è iniziata con il voto delle minoranze per i propri rappresentanti nella istituenda Commissione speciale per la riforma del Regolamento e dello Statuto comunali che hanno nominato Ceruti e Anna Veronelli, Fi. Assente dall’aula, per tutta la sera, la lista Per Como in stallo per l’avvicendamento che dovrebbe definitivamente avvenire lunedì 26 gennaio fra Mario Molteni e Roberta Marzorati.

 

Referendum

La discussione si è così spostata sulla proposta delle minoranze e Amo la mia città di modifica dello Statuto comunale per eliminare il quorum del 40 per cento nei referendum comunali (la proposta di delibera) e l’introduzione di alcuni cambiamenti che vorrebbero rendere più economico lo svolgimento dei referendum (la proposta di delibera). «Si tratta solo di togliere il quorum dai referendum comunali che permettono solo che l’argomento in questione venga trattato in Consiglio» ha detto Eva Cariboni, della lista che siede fra i banchi di maggioranza Amo la mia città, una dei firmatari della proposta assieme agli esponenti dell’opposizione. «State vietando al popolo di portare un tema in aula tramite referendum» ha aggiunto Rapinese. «Sono sempre stato per l’abbattimento del quorum, ma bisogna fare chiarezza, poco fa abbiamo votato la Commissione speciale per la modifica dello Statuto e del Regolamento» ha dichiarato Vincenzo Sapere, Paco-Sel, rimettendo le riforme alla nuova struttura, seguito su questa linea da Marco Tettamanti, Como civica, «bisogna fare un ragionamento sugli strumenti per aumentare la partecipazione, non bisogna fare delibere spot». «Il Regolamento sui revisori dei conti l’avete invece fatto ad hoc» ha replicato Laura Bordoli, Ncd, nel prosieguo della discussione. Entro la fine della serata entrambe le proposte sono state poi bocciate dalla maggioranza. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Palazzo Cernezzi ci riprova

3 COMO COMUNEApprovata una nuova Commissione speciale per riformare Regolamento e Statuto comunale.

 

Preliminari

Sono riprese le sedute del Consiglio comunale comasco e nelle preliminari Luca Ceruti, M5s, ha ricordato la situazione di via S. Bernardino da Siena dove i residenti aspettano la posa di barriere antirumore che blocchino meno la visuale e come verrà costruito il posteggio della nuova stazione prevista da Rfi: «Vorremo conoscere cosa altro arriverà sulla testa di questi sfortunati concittadini, con il rischio di trovarsi con una bella barriera e anche circondati dalla stazione e dal posteggio». Marco Butti, Gruppo misto, ha chiesto di riferire all’aula dell’evoluzione del cantiere per la paratie, del futuro del Politeama e chiesto di riuscire a indire il bando per la prossima Città dei balocchi entro la primavera: «È stato dichiarato che non ci si riuscirà, ma è strategico per Expo!»

Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha annunciato la riuscita della raccolta firme per l’indizione di un referendum per la posa del monumento di Libeskind sulla diga foranea, «ne abbiamo raccolte più di 4.200», e si è scagliato contro l’assessore Spallino e i rappresentanti della lista Como civica per le dichiarazioni contro l’indizione dello stesso definito come uno spreco di soldi «andiamo a vedere chi ha firmato per dei referendum nel corso degli anni». Una presa di posizione per cui ha anche presentato una interrogazione per sapere gli effettivi costi di un referendum con un solo quesito, Como civica parlava di 180mila euro, e se «l’Assessore Lorenzo Spallino e/o altri consiglieri/assessori della maggioranza che sostiene la Giunta Lucini siano mai stati sottoscrittori/richiedenti di “inutili” referendum comunali».

Italo Nessi, Como civica, e Luigi Nessi, Paco-Sel, hanno invece portato in aula le istanze della Pace, ricordando i tragici avvenimenti degli ultimi periodi e ricordato la marcia per la Pace tenutasi in città prendendo posizione contro ogni forma di violenza e chiedendo un minuto di silenzio, poi rispettato dall’aula all’inizio dei lavori, per le vittime. Altra la posizione della Lega che ha ricordato «i cristiani uccisi» e la mancanza di libertà in alcuni paesi musulmani.

 

Commissione consiliare speciale

L’aula ha quindi affrontato il primo argomento all’ordine del giorno l’istituzione della Commissione per la revisione del Regolamento e l’adeguamento dello Statuto del Consiglio Comunale illustrata da Vincenzo Sapere, Paco-Sel. Una proposta che rientra ormai nel solco di una tradizione di lavori in proposito a Palazzo Cernezzi, che non sono però mai riusciti a raggiungere lo scopo. La proposta era di un organo consiliare composto da 5 membri, la presidenza a un membro dell’opposizione, che dovrà portare dei risultati in aula nell’arco di 4 mesi, rifacendosi anche ai documenti prodotti nel corso degli ultimi anni.

Molti gli interventi soprattutto sulla tempistica proposta, contraria gran parte dell’opposizione. «Non vorrei che approvata questa delibera vengano automaticamente bocciate quelle in coda – ha dichiarato Ceruti ricordando che l’ala dovrà affrontare poi delle proposte di modifica statutarie e per l’indizione dei referendum cittadini – che poi non si dica che tanto verranno modificate dalla Commissione». Bocciata la proposta delle minoranze di portare a 24 mesi i lavori, ritenuta offensiva dalla maggioranza, «se proprio non si riuscirà nei tempi stabiliti il presidente potrà venie in aula a chiedere ancora del tempo» ha suggerito Sapere, è passata la proposta di posticipare il tempo concesso a 6 mesi. Alla fine della seduta la proposta è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza, più Forza Italia, contrari Giampiero Ajani, Lega Nord, e Rapinese, astenuta il resto della minoranza.

Dato l’approssimarsi della mezzanotte solo la maggioranza ha votato i propri rappresentanti Andrée Cesareo, Pd, Gianni Imperiali, Como civica, e Sapere, mentre l’opposizione lo farà nella prossima seduta. [Michele Donegana, ecoinformazioni]