The guardian

Come è profondo il male/ Verso la guerra tra disinformazione e cialtroneria

quartomareIl criminale dilettantismo di una parte non piccola dei professionisti dell’informazione italiana (nazionale e locale) tenterà da oggi di convincere il paese che per chiudere i rubinetti di sangue che irrorano senza sosta il Mediterraneo con scie di morte e di disperazione si debbano fare le seguenti cose: 1- bloccare le partenze, 2 – colpire le barche, 3 – bombardare gli scafisti, assicurarli (i sopravvissuti) alla giustizia.

Non tutti coloro che scriveranno tali strupidagini sono prezzolati dai trafficanti di morte o dai loro consapevoli o inconsapevoli complici nei governi. Molti di questi “giornalisti” che rifuggono dallo studio dei problemi come dalla libertà di opinione sono così incompetenti, inesorabilemnte cialtroni, imbecilli fino al paradosso da credere davvero a ciò che scrivono. Maledetti! Intanto di questa vergognosa bufala vanno convincendosi anche i governi europei e c’è da chiedersi dove sia Tsipras se anche il responsabile europeo (un greco) condivide l’idea che la soluzione sia fare la guerra agli scafisti. [mi auguro che tale notizia verrà smentita e sia frutto solo della cialtroneria di alcuni cronisti].
Intanto il 22 aprile il Guardian ha pubblicato la proposta del mediatore Onu in Siria che dice: 1 – c’è circa un milione di persone pronte per sfuggire alla morte a salpare, 2 – l’unica soluzione è organizzare un piano razionale di divisione dei profughi tra i paesi ricchi gestendo il trasporto dei disperati verso la salvezza evitando così che lo spargimento a ettolitri del loro sangue sia l’effetto della criminalità dei governi che affida alle mafie il compito di massacrare – dopo averli depredati, tenuti in campi di concentramento, torturati e violentati – milioni di persone in fuga da guerre, violenze e povertà. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]