Bruni, novello Edipo, uccide La(r)io

AfsluitdijkIl capoluogo lariano ha una nuova meraviglia da mostrare ai turisti, quello che diventerà famoso come il Muro di Como.

I turisti olandesi respireranno aria di casa tornando con la mente alla diga dell’Ijssel (l’Afsluitdijk), solo che girandosi verso l’entroterra non vedranno i polder in fiore, ma la spianata in cemento di piazza Cavour ed il Barchetta…
Il sindaco Bruni potrà fregiarsi di un titolo che nessun amministratore della città ha mai avuto quello di Lagocida, data la smania di seguire l’esempio dell’imperatore Adriano edificando un nuovo vallo a protezione della città, per difenderla dal barbaro Lario del nord.
In somma un toccasana per l’unica forma di sviluppo proposta per la città: il turismo.
Deindustrializzata, la città, dovrà pensare solo al terziario, al turismo e a diventare la periferia della metropoli meneghina.
Milano, la città del progresso, la più europea e dinamica delle città italiane, la città della modernità, del progresso, della velocità, del futurismo e del suo antiromanticismo. E per questo, giustamente, se i canali di Venezia dovevano essere interrati, anche il lungolago di Como deve scomparire nel turbinio de La città che sale, e impedisce di vedere il lago.
Quello che da secoli ha giustificato l’esistenza di Como, garantendo commerci e nutrendo i suoi abitanti, sarà ora allontanato, rescisso, dall’abbraccio della città cancrina del Giovio.
Bruni, novello Edipo, ha finalmente osato l’inosabile l’uccisione di La(r)io, non gli auguriamo di accecarsi come il re di Tebe distrutto dal rimorso.
Gustoso il teatrino seguito al disvelamento della nuova opera con il vicesindaco, Caradonna, che di primo acchito ha dichiarato la perfetta corrispondenza fra progetto e opera, salvo dire, ai comaschi sgomenti di fronte agli oblò del cantiere, che si potrà sempre alzare il marciapiede di fronte…
Si creerebbe così una strada interrata, un fossato! Il Vallum prende romanamente forma, cosa ci si poteva aspettare da un ex dirigente del Fuan?
Il sindaco ha invece detto lo buttiamo giù, beh in parte, una limatina, una spuntata ai capelli… Magari con qualche apertura in più, qualcosa in trasparenza dove sarà il pontile, un punto luce.
Quanto costruito – ha dichiarato il primo cittadino – è conforme al progetto originale per il 95 per cento!
Ma allora perché è stato tolto dal sito internet di Palazzo Cernezzi?
Ma si, va bene, non si vedranno più Villa Olmo e Villa Geno, ma che volete che sia. Quando costruiremo le torri per i punti di guardia da lì vedrete che panorama e la Città murata lo sarà finalmente anche dalla parte del lago.
Intanto anche qualcos’altro deve essere andato storto. Non è che qualche roggia o il Fontanile, da cui il nome della Contrada omonima (via Volta), intubati e usati come fognatura caricavano nella zona dei lavori?
Perché a sentire l’aria, e le lamentele degli esercizi prospicienti, forse la colata di cemento, oltre a colpire la vista, tocca a volte anche violentemente l’olfatto dei cittadini con effluvi che non possono che essere definiti se non con la celebre parola di Cambronne. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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