Legambiente/ Quale futuro per il lungolago?
Il circolo Legambiente Angelo Vassallo di Como ha chiesto un incontro con l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni per discutere in merito al futuro del lungolago.
(altro…)Il circolo Legambiente Angelo Vassallo di Como ha chiesto un incontro con l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni per discutere in merito al futuro del lungolago.
(altro…)Il servizio di Gianpaolo Rosso nell’edizione delle 19,45 di Metroregione di Radio Popolare del 5 ottobre, L’altezza del lago di Como è regolata dalle chiuse di Olginate. Quindi quella attuale come le precedenti esondazioni in piazza Cavour non sono solo conseguenza delle piogge ma della scelta di tenere il più alto possibile il livello del bacino e dell’incapacità di prevederne il riempimento.
(altro…)Dalle 10/ Iniziamo con la serata del Processo alle paratie organizzata il 30 gennaio 2016. Moltissimi interventi, quella sera, da parte di molte delle associazioni del comasco coordinate da ecoinformazioni. Tra tutte abbiamo voluto prendere l’intervento di Grazia Villa, avvocata, che ha dato una sua lettura della vicenda giudiziaria delle paratie secondo i dettami costituzionali, applicabile non solo al mostro lariano ma anche a tanti grandi cantieri che infestano l’Italia. Leggi l’articolo e guarda tutti i video su ecoinformazioni.
Sono state rese note le motivazioni della sentenza di primo grado nel processo paratie. Trecento pagine. Stando ai primi commenti dei mass-media locali, trovano conferma una serie di riflessioni che ecoinformazioni aveva proposto fin dallo scorso aprile, dedicando al tema un numero del proprio mensile cartaceo (clicca qui). Intanto, parte la nuova gara europea per la ripresa dei lavori. La “grande opera” inutile riprende beffardamente la sua strada, lastricata di sprechi e di danni ambientali.
leggi l’articolo dal blog di ecoinformazioni Periferie – Paratie eterne: sentenze, gare, cannocchiali visivi.
Il servizio di Gianpaolo Rosso nell’edizione delle 19,45 di Metroregione di Radio popolare del 18 ottobre. Le paratie, l’opera inutile e dannosa voluta dal centrodestra utilizzando impropriamente denaro pubblico destinato al risanamento ambientale dopo l’alluvione in Valtellina, sono una telenovela lariana con puntate che si susseguono da decenni. (altro…)
Il servizio di Gianpaolo Rosso in onda il 17 giugno alle 19,15 su Radio Popolare. Ascoltalo nel sito di Radio Popolare nelle pagine di Metroregione. (altro…)
Il servizio di Gianpaolo Rosso in onda il 10 giugno alle 7,15 su Radio Popolare. Ascoltalo nel sito di Radio Popolare nelle pagine di Metroregione.
Mario Lucini non si ricandida a sindaco di Como ma si dichiara fiducioso di ricompattare la sua maggioranza, conferma di non volere fuggire davanti alle difficoltà e quindi non si dimette. Contro Lucini la sequenza di arresti di dirigenti comunali implicati nella vicenda della paratie e accusati anche di altri illeciti in un’inchiesta non ancora terminata tanto che la Procura di Como ricorre contro il mancato arresto di Maria Antonietta Marciano, direttrice del settore legale del Comune.
Contro di lui le opposizioni di destra, il Movimento cinque stelle e le liste civiche con l’appoggio di un dissidente del pd che però sembra avere l’avallo indiretto di una parte del partito renziano.
Ulteriore colpo a Lucini è venuto dall’autorità anticorruzione di Cantone che ha deciso di annullare l’incontro con il sindaco previsto per il 16 giugno e sembra possibile addirittura il commissariamento della Sacaim vincitrice dell’appalto della paratie.
Intanto il Pd pochi minuti dopo la decisone del sindaco già propone alle altre forze politiche primarie aperte per scegliere il candidato, Paco Sel avvia un percorso di ascolto degli attivisti per decidere se rimanere in maggioranza e le opposizioni organizzano per sabato 11 giugno flash mob e raccolta di adesioni alla loro proposta di sfiducia al sindaco. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]
Non ci sarà l’incontro del sindaco di Como con l’Anac fissato per il 16 giugno. L’autorità di Cantone lo ha disdetto rimandando la questione a successivi sviluppi indicando che la decisione deriva dalle indagini della Procura ed è in relazione agli arresti e alle comunicazioni di garanzia da essa disposti. (altro…)
Riprendiamo dalla rete, dove ha già animato interessanti discussioni il punto di vista di Marco Longatti. Un’analisi accurata che rifugge dai luoghi comuni dominati, utile a chi vuole approfondire cause e responsabilità delle vicende politiche relative al mostro delle paratie che prima promosso dalla stampa ufficiale è stato poi scoperto tardivamente inventandosi la favola del pensionato che se ne sarebbe accorto per primo e oggi attribuito a Lucini molto la della sua responsabilità di non aver saputo fermarlo, rimanendo vittima della trappola di completarlo. (altro…)
Fiammetta Lang, presidente di Italia Nostra di Como, ricorda come la questione cantiere paratie derivi da progetti sbagliati delle amministrazioni di centrodestra che hanno preceduto la Giunta Lucini. Italia nostra sottolinea come ad esse siano da imputare le responsabilità e fornendo un evidente apprezzamento verso l’operato del centrosinistra afferma: «Non intendiamo entrare nelle procedure tecnico-giuridiche che avrebbero dovuto portare i progetti nella fase esecutiva ma risultano del tutto fuori luogo i paragoni fatti tra gli sforzi degli ultimi 4 anni e gli sfaceli del ventennio precedente che ha distrutto, speso folli cifre, scelto Sacaim, lasciato macerie». Leggi il testo del comunicato. (altro…)