I Giovani democratici sull’Università comasca

Dopo l’uscita di un docente di Giurisprudenza di Como, Paolo Bernardini, che ha lanciato l’idea di dividere l’Università dell’Insubria e rendere autonoma la sede comasca intitolata ad Alessandro Volta hanno preso posizione anche i Giovani democratici.Dopo gli interventi del sindaco di Como Bruni, contrario per la difficile sostenibilità economica dell’operazione, una posizione in parte condivisa anche dal presidente di Univercomo Giacomo Castiglioni. Non  questa la posizione di parte dei giovani comaschi e dei Giovani democratici in particolare il cui segretario provinciale Alessandro Briccola ha affermato: «Como è considerata nei fatti la “succursale di Varese”: esemplificativa a tal proposito è la chiusura del Corso di economia e management. Riteniamo quindi che questa “scissione” possa essere una possibile soluzione per dare vita a una maggiore specializzazione e diversificazione dei corsi di laurea, e per fare acquisire autonomia, qualità e prestigio all’Università». Un appoggio netto alla proposta del docente comasco che, Briccola, ha «sottolineato [come] i poli universitari a rete hanno avuto scarso successo e la creazione di un’università comasca potrebbe spingere le istituzionali locali e la cittadinanza in generale a prendere maggiormente a cuore questa importante realtà».

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