Consiglio comunale: Approvato il Villaggio dello sport

Per un solo voto Bruni riesce a far passare il nuovo megaprogetto

 Preliminari

Nelle preliminari al consiglio comunale di Como di lunedì 16 gennaio, prima seduta dopo le ferie natalizie, Pasquale Buono, Fli, ha sollevato il problema dell’affidamento della gestione delle grandi mostre Csu, dato che da quest’anno non dovrebbe essere più legale l’affidamento ad una partecipata del Comune, mentre Alessandro Rapinese, Adesso Como, citando un articolo di Panorama, ha attaccato la Giunta ritenendo spesi male i soldi per la mostra su Boldini. Mario Lucini, Pd, ha chiesto un intervento fattivo per lo Stadio del ghiaccio di cui va finanziato il progetto di insonorizzazione, anche Vittorio Mottola, Gruppo misto, è intervenuto sull’argomento «non voglio venga chiuso serve per i campioni di questa città». «Perché non viene aperta la passeggiata a lago?» ha chiesto invece Mario Molteni, Per Como, mentre la sua collega di lista Roberta Marzorati ha domandato di modificare i cartelli in via Milano Alta per ridurre il traffico di attraversamento esprimendosi contro l’apertura dei negozi anticipata che comporterebbe un aumento del passaggio di macchine.

Scritte fasciste

Donato Supino ha denunciato la scritta fascista fatta sulla sede dell’Anpi e rivolto un invito al presidente del Consiglio comunale per esprime solidarietà all’Associazione dei partigiani e all’ex senatore Forni, mentre al sindaco ha chiesto di far pulire il muro imbrattato, «lo stabile è di proprietà comunale», e ha annunciato la richiesta di «consegnare l’Abbondino d’oro all’Anpi nella persona di Luciano Forni».

Palazzetto dello sport

Dopo un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex dirigente comunale Di Giulio, del vigile milanese investito da un pirata della strada e per le vittime del naufragio della Costa Concordia la seduta è iniziata riprendendo il dibattito sulla edificazione del Villaggio dello sport.

Molte le contrarietà sull’opera, nonostante il sindaco Bruni si sia speso a difenderla come necessaria dato lo stato delle strutture sportive in città «servirebbero interventi milionari di ristrutturazione, quindi, al posto di interventi spot, è preferibile un intervento implementativo di sviluppo».

Il progetto, da 21 milioni di euro, sarebbe pagato per 3/4 dall’operatore privato e un 1/4 dal Comune, che pagherebbe in 10 rate 6,4 milioni.

«Ma di che cosa stiamo parlando a tre mesi dalla scadenza del mandato amministrativo? – ha chiesto Lucini – l’assessore Molinari cinque mesi fa ha detto che non ha senso con un palazzetto di 7mila posti a Cantù farne uno a Como, meglio uno più piccolo, inoltre secondo la stampa l’operatore è tutt’altro che convinto che il progetto abbia le gambe per camminare». «Traffico e impatto acustico non sono stati valutati in maniera adeguata – ha aggiunto il capogruppo del Pd che ha concluso – Se vogliamo ripetere l’operazione paratie del 2007 fatecelo sapere».

Dubbi e giudizi negativi sono stati espressi anche dall’autonomista Emanuele Lionetti, «il direttore generale della cooperativa di Ravenna che dovrebbe sviluppare il progetto ha detto che le cifre non potranno essere le stesse», «non vogliono più realizzare quest’opera!» ha incalzato il socialista Vincenzo Sapere, lapidario Marcello Iantorno, Pd, «stiamo perdendo tempo, quello che è scritto qua è carta straccia». Bruno Magatti, Paco, ha chiesto di cambiare il progetto, mentre Supino l’avrebbe voluto a Lazzago, e per Alessandro Rapinese, Adesso Como, sarebbe più conveniente ristrutturare le strutture sportive già esistenti.

Una parentesi polemica si è aperta fra Supino e Bruno Saladino, Pd, dopo una polemica del primo sulle decisioni dei capigruppo, «speriamo si accasi politicamente» ha commentato il secondo, facendo riferimento alle elezioni amministrative. «Non ho mai avuto dubbi sono sempre stato comunista – la risposta del consigliere di Rifondazione che ha attaccato – è lei che è ballerino che ha abbandonato la Lista per Como». «Allora non cera ancora il Pd» la risposta di Saladino che è poi uscito dall’aula. «Sarò presente in campagna elettorale – ha aggiunto Supino – sono sempre stato unitario nella radicalità in 30 anni di sindacato sono arrivato sempre a accordi unitari».

Ritornando all’argomento della sera Bruni ha parlato «di campagna di puro pregiudizio» e presentato il primo emendamento, passato, con delle integrazioni tecniche al progetto; ritirata invece la proposta di Dario Valli, Area 2010, per un utilizzo ad aree standard della zona di rispetto cimiteriale, bocciata dagli uffici.

Al voto finale il Villaggio dello sport è quindi passato per un soffio con 19 voti favorevoli, Pdl, Lega e Valli, e 18 contrari, le minoranze, Fli, autonomisti, e un solo astenuto. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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