Italia Cuba Como: il Pci e la rivoluzione cubana
Per l’Associazione d’Amicizia Italia-Cuba circolo di Como, nel pomeriggio di sabato 21 gennaio al Medioevo di Olgiate Comasco, Onofrio Pappagallo, barese, studioso dei processi politici che hanno interessato l’America latina, ha presentato il suo libro Il Pci e la rivoluzione cubana – la via latino americana al socialismo tra Mosca e Pechino (1959-1965) [Carocci editore, 2009, 255 pagg., 26 euro].
L’introduzione e la presentazione dell’iniziativa è affidata al segretario del circolo Antonio Russolillo, che oltre a ringraziare i presenti ha sottolineato come il giorno scelto per l’incontro non sia stato casuale, in quanto il 21 gennaio di 90 anni fa nacque il Partito Comunista Italiano.
La parola passa poi a Giuseppe Calzati, presidente dell’Istituto di storia Contemporanea Pier Amato Perretta di Como che svolge un ‘analisi del periodo storico interessato dal libro.
Per nulla noiosa e invece molto interessante la “lezione di storia” di Onofrio Pappagallo.
Il relatore ha ricordato che: «La rivoluzione cubana fu fatta senza schemi di partito, costrinse l’unione Sovietica a riconoscere il successo di una lotta guerreggiata in un periodo di -tacito pacifismo- con l’America e portò ad un conflitto nel Pc internazionale. Il Pci fu il collante tra l’Havana e Mosca per diverso tempo, alcuni esponenti del Pci erano considerati personaggi prestigiosi dal governo di Fidel e la vicinanza lessicale facilitava il dialogo..»
Continuando ha poi delineato alcuni aspetti del rapporto tra Pci e rivoluzione cubana: «Nel 1965 Pietro Ingrao andò a l’Havana, non vi è traccia della relazione sul viaggio, si sa solo che tornò con delle buone impressioni sulle riforme di Fidel ma con una brutta opinione di Ernesto Guevara; successivamente durante un incontro del comitato politico centrale Giorgio Amendola bollò i rivoluzionari cubani come – strateghi da farmacia- e questo comportò una rottura feroce tra Cuba e il Pci. Solo nel 1981 il rapporto fu ripristinato grazie a Enrico Berlinguer».
Pappagallo, ha infine raccontato della difficoltà riscontrata nel reperire tutta la documentazione necessaria ad elaborare il testo presentato, avendo dovuto anche sfidare lo scetticismo dimostratogli dai docenti universitari. [Jlenia Luraschi – ecoinformazioni]