Stazione di Lomazzo: «Troppe carenze: lavori eseguiti al risparmio»

Quale futuro per la principale stazione fra Saronno e Como? chiede Gaffuri in una lettera a Trenod e in un’interrogazione a Cattaneo

«È significativo che dopo anni di solleciti Trenord abbia avviato lavori di innalzamento della banchina a Lomazzo così da consentire ai passeggeri, soprattutto coloro che utilizzano ausili per spostarsi, di accedere con maggiore facilità ai convogli – spiega il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Luca Gaffuri –. Purtroppo, però, come sovente accade in questi casi, il cantiere è stato gestito al risparmio. I lavori, infatti, stanno interessando solo una piccola parte della banchina, cioè quella prospiciente la stazione, con evidenti disagi soprattutto per chi deve raggiungere i convogli diretti a Como. In questo caso chi si trova in carrozzina, ad esempio, deve percorrere tutta la banchina del primo binario al fine di raggiungere il nuovo manufatto sul binario 2 oppure, se normodotato, scendere e risalire dal sottopassaggio. E poi le banchine non hanno una pensilina che eviti agli utenti di dover aspettare sotto le intemperie l’arrivo del treno».

Per questo Gaffuri ha inviato una lettera con una richiesta d spiegazioni a Trenord, per la manutenzione della stazione, e ha presentato una interrogazione all’assessore ai trasporti di Palazzo Lombardia Raffaele Cattaneo.

I rimedi proposti sarebbero la costruzione di una pensilina su tutta la banchina e una apertura su via Belvedere per un miglior accesso al secondo binario, oltre al rifacimento del marciapiede di fronte alla stazione.

«Tra gli utenti della zona si fanno sempre più insistenti indiscrezioni riguardo un imminente disimpegno di tutto il personale che sarà sostituito da apparecchiature elettroniche per erogare biglietti e abbonamenti – aggiunge l’esponente democratico –. Ebbene, in questa presunta corsa alla modernizzazione mi sembra invece che la precedenza nelle decisioni di Trenord dovrebbe essere invece riservata allo stato dei passaggi a livello di Lomazzo (quello di via Trento e via Graffignana)».

Un tasto dolente «perché mancano i segnalatori e le sbarre, ancora oggi, vengono abbassate con intervento manuale quando i convogli partono, rispettivamente, da Rovellasca e da Caslino al Piano» con lunghe attese per gli automobilisti.

Data poi «la decisione del Comune di Lomazzo di istituire la sosta a pagamento in diversi parcheggi oggi gratuita», Gaffuri «chiede a Trenord di intervenire nei confronti dell’amministrazione comunale per concordare le tariffe e di prevedere, magari, una parziale integrazione con l’abbonamento per evitare l’ennesimo aggravio di costi per i pendolari». [md – ecoinformazioni]

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