Consiglio comunale: passa l’albergo in via Manzoni
Nonostante lo strenuo impegno dell’Amministrazione passa solo uno dei due interventi in Suap voluti a tutti i costi alla fine del mandato
«Vergogna! Vergogna! Vergona!» è con queste grida che il consigliere del Pdl Giovanni Acelti ha accolto, prima delle preliminari al Consiglio comunale di Como di mercoledì 21 marzo, Pasquale Buono del Gruppo misto, reo di essere andato in Procura a chiedere chiarimenti sul finanziamento delle Grandi mostra a Villa Olmo provocando una visita della Guardia di finanza a Palazzo Cernezzi per indagare sul’operato dell’assessore Sergio Gaddi.
Preliminari
«Oggi la Guardia di finanza è passata a prendere del materiale sulle mostre – ha detto sullo stesso argomento Alessandro Rapinese nelle preliminari – non penso fossero gli inviti». Il consigliere di Adesso Como ha denunciato anche la facilità d’ingresso a Villa Olmo, fatto ancor più preoccupante ora con i quadri della mostra, data una finestra aperta al primo piano da mesi, mai chiusa, come ha potuto accertare dopo la segnalazione di un cittadino: «troverete il filmato su Youtube».
Invece Carlo Ghirri, Gruppo misto, si è lamentato di «una associazione che, alla Circoscrizione 3, fa politica, poi ristorante e anche da discoteca», non pagando affitti e ricevendo sovvenzioni. Un’associazione che «manda lettere ai consiglieri con minacce paramafiose» e la cui dirigente «promette voti».
Le dimissioni dal Cda di Acsm-Agam di Paolo Lanzara, appena individuato dal sindaco, sono state chieste Marcello Iantorno, Pd: «Risulta indagato per frode fiscale per circa 2miliardi di euro». «Finalmente dopo un mese, interrogazioni e mozioni mi pare che Laura Bordoli abbia rassegnato dimissioni come revisore dei conti del Comune – ha aggiunto il consigliere – dovrebbe ora dimettersi anche dalle controllate dal Comune: Csu e Castellini».
Per ultimo Buono ha presentato un’istanza, con le firme di una cinquantina di residenti, per chiedere l’acquisizione definitiva da parte del Comune del posteggio in via Segantini utilizzato da alcuni camper e si è scagliato contro il sindaco: «Oggi è l’ultima seduta e non è stata data nessuna informativa sullee paratie e sulla Ticosa così come ho chiesto a più riprese e inoltre non abbiamo approvato bilancio!».
Suap via al Piano
Insediato il Consiglio la discussione è ripresa sulla pratica Suap di via al Piano con una serie di domande di chiarimento. «Questa pratica estremamente rapida è anomala – ha affermato Rapinese – c’è un qualche grado di parentela fra il progettista e qualcuno degli uffici?». «Se ha qualche elemento si rivolga in Procura» la secca risposta del segretario generale Fabiano. «Ho trovato una risposta alla mia domanda navigando in Internet – la replica di Rapinese – sul sito dello studio Tp4 associati di Cantù c’è una foto con l’ingegnere comunale Roberto Laria e nello staff c’è tale architetto Giorgio Motta, che è un socio, e poi c’è Barbara Laria, la figlia del primo, che dovrebbe essere la moglie di Motta». Un’affermazione che ha fatto fare marcia indietro agli uffici con il relatore, ingegner Baccharo, che ha presentato tranquillamente, e senza la boria del segretario generale, «un atto con il quale soprassedeva da ogni possibile valutazione di carattere tecnico nel corso dell’istruzione».
Il capogruppo del Pd e presidente della Commissione urbanistica Mario Lucini ha invece chiesto un parere a Fabiano sulla possibilità o meno di una discussione della pratica in Consiglio senza avere i pareri della Commissione urbanistica e della Circoscrizione competente. «Sono state rese edotte, l’informativa c’è stata così come la possibilità di una convocazione ora è il Consiglio a decidere se procedere o no», la risposta del segretario generale, che ha strappato a Lucini un: «Sono allibito, le regole non possiamo tirarle e accomodarle come ci pare e piace, la Circoscrizione e la Commissione hanno 20 e 30 giorni di tempo per esprimere un parere, non vuol dire entro 2, si portano in Consiglio pratiche che non hanno i tempi!».
Un battibecco in cui Fabiano ha negato poi la possibilità di porre una pregiudiziale sulla delibera e ha difeso in ogni modo la possibilità di discuterne in aula con un velato rimprovero a Lucini per non aver convocato una Commissione urbanistica dal lunedì al mercoledì, mentre il presidente Pastore ha ricordato come la seduta della Circoscrizione convocata il giorno prima per il pomeriggio stesso fosse andata deserta.
Passato un emendamento proposto da Dario Vali, Area 2010, approvto anche dal sindaco per il mantenimento dell’attività produttiva del richiedente per dieci anni la delibera è andata in votazione.
«Si tratta di un abuso edilizio per cui non si è pagata alcuna multa e si concede una licenza nuova?!? Con la Suap hanno aggirato l’ostacolo!» ha dichiarato un infervorato Arturo Arcellaschi riassumendo il sentire comune dell’aula che ha infatti bocciato il provvedimento (favorevoli solo Pastore, Buono e 13 consiglieri di maggioranza, 10 astenuti, contrari 24 delle minoranze più gli autonomisti e 3 di maggioranza).
Suap di via Manzoni
La discussione è quindi passata sull’altro intervento attraverso la procedura del Suap, la struttura alberghiera di 10 piani in via Manzoni che, ha detto il sindaco: «dovrebbe creare 40 posti lavoro, più una decina stagionali».
Rimandata a causa della mancanza del parere della Circoscrizione il lunedì precedente, convocata per il pomeriggio di mercoledì, la stessa è andata deserta.
Un provvedimento che ha visto anche una diffida da parte dell’avvocato Tolu ai consiglieri dal procrastinare l’approvazione. «Un avvocato che è qui in aula a discutere nelle sale riservate con i consiglieri» ha esclamato Rapinese.
Bocciato un emendamento di Valli per la riqualificazione della piazza antistante con gli oneri di urbanizzazione «l’operatore fa con soldi nostri qualcosa nel suo interesse – ha spiegato il perché della contrarietà il sindaco – sarebbe magari interessante un progetto condiviso in cui fare a metà delle spese», è invece passato un emendamento dell’autonomista Emanuele Lionetti per la sistemazione del marciapiedi che sull’angolo della curva stringe troppo la carreggiata provocando a volte incidenti.
Al voto finale in 23 hanno espresso il proprio favore, maggioranza più Mottola, Saladino e Valli, contro l’astensione del Pd e Frigerio, e il voto contrario di Per Como, Adesso Como e Rifondazione.
Terminati i lavori il presidente Pastore ha offerto un piccolo un piccolo rinfresco per la fine dei lavori di questa Amministrazione. [Michele Donegana – ecoinformazioni]
PECCATO CHE IL VIA LIBERA SIA STATO DATO ALLA FINE DEL MANDATO E CON IL VOTO E L’ASTENSIONE DI CHI HA SEMPRE MESSO OUT ALLA CEMENTIFICAZIONE,COMUNQUE LA NUOVA
AMMINISTRAZIONE POTRA’ RIVEDERE QUESTA DECISIONE ED ALTRE PRESE CON SOSPETTOSA FRETTA.