Causa con i progettisti per il Lungolago
La Giunta Bruni si rivale sugli ideatori dell’opera approvata per «Omissioni progettuali riscontrate con le perizie di variante»
«All’esito della redazione ed approvazione delle perizie di variante, l’amministrazione comunale ha accertato la necessità di eseguire, nell’ambito del cantiere per le opere di difesa e di riqualificazione del lungolago, delle opere dovute ad omissioni progettuali – spiegano da via Vittorio Emanuele II –. Da qui la decisione, assunta oggi [giovedì 5 aprile] dalla giunta, di avviare una causa nei confronti dei tre progettisti, Ugo Majone, Carlo Terragni e Renato Conti».
Palazzo Cernezzi non ha ancora quantificato quale possa essere la cifra riciesta per risarcire il danno che «sarà oggetto di accertamento in sede giudiziale».
Nella causa viene fatta rientrare anche «la società che aveva validato il progetto poi messo in gara», rea a detta dell’Amministrazione di non aver svolto «con la necessaria perizia e diligenza» quella «attività di controllo e validazione del progetto» fondamentale per il buon esito dell’opera.
Laconico il primo cittadino Bruni che ha parlato di un: «Atto dovuto ed inevitabile».
Uno scaricabarile, a ridosso della campagna elettorale, che non entra per nulla nel merito della necessità o meno di un’opera faraonica di cui continua a non vedersi una fine. [md – ecoinformazioni]
CERCARE ADESSO DI DARE LA COLPA A TIZIO E CAIO E’ SUPERFLUO.LA COLPA E’ DI CHI DEVE CONTROLLARE IL CANTIERE.SE POI SI VOGLIONO SPENDERE DANARI PUBBLICI DA DARE AGLI AVVOCATI FACCIA PURE IL SINDACO.LUI CHE HA ANCHE DATO PREMI NON MERITORI DICENDO CHE ERA PER LEGGE.SE UNA LEGGE PREMIA GLI ERRORI SI CAMBIA O SI IMPUGNA.