Nessuna caccia alle streghe

giulia pusterlaPer l’assessora Giulia Pusterla i controlli effettuati nelle scuole private, ma anche in quelle pubbliche, sono solo una «verifica del rispetto delle regole» e sono «legati alle residenze estere fittizie». «È grave che alcuni politici non sentano l’urgenza di una seria lotta all’evasione» la stoccata lanciata a Bordoli

 Ha lasciato degli strascichi l’intervento preliminare al Consiglio comunale di Como di lunedì 3 dicembre della capogruppo del Pdl Laura Bordoli che si scagliava contro le richieste di dati sui bambini e le loro famiglie fatte alle scuole paritarie dall’Amministrazione comunale. Una ricerca di dati definita dall’esponente del Pdl come un «accanimento nei confronti delle famiglie» e come una «campagna contro quelle che mandano i figli nelle scuole paritarie».

«Vorrei sgombrare subito il campo da ogni pretesto – la risposta in una nota dell’assessora del capoluogo lariano Giulia Pusterla –. Il trattamento è identico sia per gli iscritti alle scuole pubbliche sia per gli iscritti alle scuole paritarie di ogni grado».

«Le richieste sono arrivate alle paritarie perché per le pubbliche l’amministrazione possiede già i dati – prosegue seccamente lo scritto –. Como è una città di confine e quindi abbiamo ritenuto che uno dei primi filoni per la lotta all’evasione dovesse riguardare le residenze fittizie all’estero. Per capire dove sia l’effettiva residenza di un soggetto si deve avere riguardo a dove sia il centro degli interessi, anche affettivi, e in questo senso la frequenza di una scuola in Italia da parte dei figli è un indizio utile per avviare una verifica in tal senso».

«Del resto per quanto riguarda le scuole pubbliche si stanno predisponendo, ad esempio, controlli sui dati dichiarati ai fini dell’Isee – specifica l’assessora alle Politiche finanziarie e tributarie –. Non c’è alcuna duplicazione di lavoro rispetto all’Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza, anzi c’è una grande collaborazione tra il Comune e queste istituzioni: il settore “Servizio Recupero Evasione Fiscale” si consulta periodicamente con loro per il miglior esito delle segnalazioni qualificate che il Comune provvederà a trasmettere».

«Nessuno mette in discussione la libertà di scelta educativa, ma nessuno può limitare la lotta all’evasione – ribadisce Pusterla –. E l’unica cosa che lascia davvero sgomenti è il fatto che alcuni politici non sentano l’urgenza di fare una lotta all’evasione seria ed efficace e non finta e propagandistica».

«In effetti a parole tutti si dichiarano favorevoli alla lotta all’evasione, ma appena si comincia a lavorare seriamente ecco che si ricorre subito a pretesti per opporsi a delle giuste verifiche – l’affondo contro la Bordoli –. Non si sta ingenerando alcuna tensione sociale, al più speriamo di provocare in tutti una tensione morale che porti al rispetto delle regole. La posizione, pertanto, appare davvero strumentale perché chi è fiscalmente corretto non ha nulla da temere». [md – ecoinformazioni]

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