Cambia la Cosap a Como

sala consiliare comoA Palazzo Cernezzi, approvata la modifica del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche e inizia la discussione sull’introduzione dell’imposta di soggiorno. Finale concitato.

Intervenire con un’iniziativa del Comune è stata la richiesta di Luca Ceruti, M5S, nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 18 marzo, sulla mancata consegna dei Cud ai pensionati da perte dell’Inps, che ha anche chiesto lumi sulla manutenzione dei mezzi di Econord dopo aver visto un camion dell’azienda bruciato. Ada Mantovani, Adesso Como, ha sottolineato le buche che si sono aperte nelle strade della città e si è lamentata per come sono stati fatti alcuni rattoppi, precisamente in via Varesina. «Per il periodo estivo sarà opportuna una maggiore presenza delle forze dell’ordine in centro» ha detto Marco Butti, Gruppo misto, lamentandosi dei «gruppi di incivili» che si segnalano per atti di vandalismo in Città murata durante la notte. Il consigliere ha anche chiesto, data l’apertura della mostra a Villa Olmo e in Pinacoteca, la sistemazione della cartellonistica turistica fra queste due zone della città «per chi volesse andare a piedi da un luogo all’altro». «A Lora stamattina le strade erano impraticabili» ha denunciato il capogruppo del Pdl Francesco Scopelliti, riferendosi alla neve rimasta dopo la nevicata notturna, mentre Mario Molteni, Per Como, ha riportato «la situazione penosa che si trascina da anni» alle scuole elementari di via Viganò Severino Gobbi, annunciando un dossier, soprattutto dei bagni e degli spogliatoi: «L’anno scorso i genitori hanno ridipinto il piano terra, quest’anno tinteggerebbero il primo piano». Dopo le polemiche nelle preliminari della seduta precedente Laura Bordoli ha ringraziato per la possibilità, offerta solo alla componente femminile del Consiglio, di posteggiate nel cortile interno di Palazzo Cernezzi: «Un gesto di Cortesia e attenzione». La consigliera del Gruppo misto ha quindi rilevato come il Bilancio di previsione 2013 non sia stato ancora presentato «non si ha nemmeno idea di come verrà composto» e che la vendita di patrimonio sposta il problema di far quadrare il Bilancio più in là nel tempo ma non risolve la sostenibilità dello stesso. Per ultimo Alessandro Rapinese, capogruppo di Adesso Como, ha chiesto di scusarsi con i residenti del centro storico, multati e ai quali sono state portate via le autovetture posteggiate nei posti bianchi vicino alla chiesa del Crocifisso: «I cartelli che segnalavano il divieto di sosta per riservare i posti per le forze dell’ordine che festeggiavano il precetto pasquale sono stati messi tardi». «Martedì mattina, quando un mio vicino ha posteggiato, non c’erano ancora cartelli e non poteva sapere che avrebbe dovuto spostarla» ha spiegato Rapinese che ha parlato di «mala gestione», così come per le serre di Villa Olmo, di cui ha denunciato: «Una dispersione folle del calore e un ambiente non in sicurezza per i lavoratori, tra l’altro alcuni disabili».

Cosap

Iniziato il Consiglio il presidente Franco Fragolino ha salutato l’avvento del nuovo pontificato e l’elezione dei nuovi presidenti di Camera e Senato, prima dell’inizio dei lavori.

L’assessora Gisella Introzzi ha così presentato la delibera, passata all’unanimità, per la modifica del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap) e relativo Regolamento: «Un necessario adeguamento rispetto ad una sentenza del Consiglio di stato». Sostanzialmente cambia la modalità di calcolo del canone: «Non ci si basa più sulla superficie dell’impianto, ma sulla proiezione sul suolo sottostante». Nuove modalità che farebbero perdere alle casse comunali sui 7mila euro, passando le entrate previste da 87mila a poco più di 80mila, ha precisato Introzzi.

Imposta di soggiorno

Giulia Pusterla, assessora al Bilancio, ha così presentato la delibera per l’introduzione della Imposta di soggiorno e il suo Regolamento. Una proposta articolata a secondo della struttura in cui andrà applicata (da 0,50 centesimi di euro per i campeggi ai 2,50 euro per gli alberghi) che varierà a seconda del’alta o della bassa stagione, che verrà raccolta dagli operatori di categoria che la verseranno entro il 15 del mese successivo nelle casse del Comune. Il turismo è uno dei comparti più importanti anche per il capoluogo comasco, che vuole vedervi una possibilità di sviluppo, «Nel 2012 abbiamo avuto 213mila arrivi, di cui il 76 per cento di stranieri» ha detto Introzzi.

Un argomento “caldo” che ha riempito le pagine della stampa locale, con interventi anche contrari, anche per l’opposizione a livello nazionale di Federalberghi. Infatti le minoranze, per prima Bordoli, hanno espresso perplessità e annunciato degli emendamenti, soprattutto al Regolamento, sulle esenzioni. Un punto critico dato che la volontà dell’Amministrazione, come ha chiarito Introzzi, «è quella della semplificazione massima dei controlli per gli albergatori». «Non vogliamo costringere gli albergatori a defatiganti indagini» ha aggiunto Pusterla. Scopelliti ha indossato, «l’ho ricevuta dagli albergatori un anno fa», sotto la giacca una maglietta in italiano, «Il turismo va sostenuto, no alla tassa di soggiorno», e inglese contro la nuova tassa anche se non si espresso in maniera decisamente contraria contro la stessa. «Il problema è la destinazione del ricavato» ha sottolineato il leghista Diego Peverelli. Infatti, essendo un’imposta di scopo, per la promozione dell’attività turistica, deve anche essere definito come destinare il denaro raccolto per cui la Giunta Lucini ha previsto un tavolo di confronto con gli albergatori. Uno dei punti che ha convinto i rappresentati di categoria comaschi, già incontrati dall’Amministrazione, ad ammorbidire le proprie posizioni e collaborare con il Comune, così come da una lettera letta da Introzzi all’aula per fugare i dubbi sulla contrarietà degli albergatori. Una discussione lunga, con molti interventi oltre che dalla minoranza anche dalla maggioranza, che non ha voluto accelerare i tempi di approvazione, con un finale scoppiettante. Ultimo a prendere la parola, prima, data l’ora, della sospensione dei lavori, Sergio Gaddi, Pdl, ha attaccato frontalmente la giunta sulla gestione del turismo e della cultura, difendendo il proprio operato come assessore alla Cultura e organizzatore delle grandi mostre nelle due passate Amministrazioni. Ha risposto duremente all’assessore Spallino, «fallisce nel cercare di essere al livello del suo cognome», che lo aveva attaccato con un confronto fra la nuova mostra su Sant’Elia e le precedenti sulla sua Newsletter e a Etv. Un’uscita che ha scatenato le proteste della maggioranza tanto che Fragolino ha fatto fatica a riportare l’ordine in aula, anche perché fra il vocio che saliva dai banchi della maggioranza Gaddi ha individuato le proteste della consigliera del Pd Andrée Cesareo alla quale ha  chiesto di intervenire al microfono: «Se la signorina con il maglione blu ha qualcosa da dire…». Un intervento che ha mandato su tutte le furie il sindaco che è si è interposto in difesa della consigliera in una situazione sempre più animata. Gaddi è comunque riuscito a conclude l’intervento attaccando la «maggioranza della tristezza», senza risparmiare l’assessore Marcello Iantorno, «l’emblema del nulla», in un finale piuttosto concitato. [Michele Donegana – ecoinformazioni]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: