No tu no Enzo
Il 29 marzo è morto Enzo Jannacci e con lui gli ultimi malinconici ricordi della Milano del dopoguerra e degli anni ’60 del novecento: operai, partigiani, perdenti e marginali delle periferie, che avevano la dignità di fare la storia senza saperlo. Un ricordo personale di 30 anni fa: eravamo io e Manuela Serrentino a Milano per uno stage di karate dal maestro Montanari e in palestra troviamo Enzo Jannacci che già cintura nera seguiva il figlio nei combattimenti. Il suo sguardo era quello di un padre attento, triste e malinconico. Vincenzina davanti alla fabbrica rimarrà l’inno della dignità delle comparse della storia. Ciao Enzo. [Marco Lorenzini, ecoinformazioni]