Ramzi Shomali nella Giornata della Nakba

Ramzi  Shomali veroMusica per ricordare la Nakba, la catastrofe, la distruzione della Palestina con la fondazione dello stato di Israele: alle 18 di mercoledì 13 maggio, nell’Aula Magna del Liceo Ciceri, abbiamo ascoltato  Ramzi Shomali.  Guarda il video dell’esecuzione di Sanarjiou Yawman di Z. Rahbani.

Il concerto è stato proposto come evento collaterale alla mostra La Palestina della convivenza, aperta nello spazio Ratti fino al 25 maggio.  Pianista di Betlemme, Ramzi è venuto in Italia alcuni anni fa per portare avanti gli studi pianistici:  le prestigiose accademie musicali a pochi chilometri da casa sua erano inaccessibili a causa del  muro che impedisce ai palestinesi di muoversi nella loro terra.

Ora studente del maestro Zadra nei corsi accademici di secondo livello al Conservatorio di Vicenza, Ramzi ha proposto un programma a doppio percorso, con brani della tradizione araba e brani del repertorio pianistico occidentale. Punto di contatto tra le due strade sono stati i 15 Canti Contadini Ungheresi di Bela Bartok, come sommo esempio di rielaborazione pianistica di materiale folklorico. Ramzi Shomali ha infatti annunciato il desiderio di far incontrare la tradizione musicale araba con quella europea attraverso il pianoforte, mettendo in campo la propria appartenenza culturale.  La melodia Sanarjiou Yawman  di Z.Rahbani e il canto Muashshah Lamma Bada Yatathanna sono stati eseguiti nell’arrangiamento dello stesso Ramzi. E’ con la Sonata K 533/494 di Mozart che il pianista si è mosso con grande padronanza dello strumento e maturità musicale, creando momenti di intenso incanto espressivo, attraverso una costruzione del discorso  mozartiano ceselllata nei dettaglio. Ai partecipanti è stato distribuito dalle Donne in nero che hanno manifestato prima del concerto il fascicolo Nakba. [A. M. per ecoinformazioni]

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