Tares: il Regolamento

sala consiliare comoSeconda tappa per l’approvazione della nuova tassa sui rifiuti a Palazzo Cernezzi, le minoranze chiedono di esentare le  pensioni sociali

Preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 1 luglio solo per l’assessore Marcello Iantorno ritornato da Cuba per un workshop dell’Onu, «un incontro di grandissimo interesse», e per il sindaco Mario Lucini, che ha annunciato l’apertura provvisoria del primo lotto del cantiere del lungolago il prossimo 5 luglio.

Regolamento Tares

Insediata l’assemblea l’assessora al Bilancio Giulia Pusterla ha presentato il nuovo Regolamento, di 44 articoli e 2 allegati, per la determinazione della Tares, «Abbiamo seguito le indicazione del Ministero dell’economia e delle finanze» ha dichiarato.

Cambia come verrà determinata la tariffa che verrà costruita sia in base ai metri quadrati, che dal numero dei presenti nella struttura, sia residenza anagrafica che domiciliazione. Il versamento del primo acconto avverrà entro il 31 luglio, pari al 60 per cento di quanto pagato l’anno scorso con la Tarsu, il conguaglio è fissato per novembre, per poi entrare a pieno regime con l’anno prossimo.

«Abbiamo scelto al posto di un meccanismo moltiplicativo con poi riduzioni, una formula non lineare con l’applicazione di coefficienti – ha detto l’assessore all’Ambiente Bruno Magatti, per un sistema che ritiene essere più perequativo –. Lo scalino è invece molto alto nei Comuni a quote fisse».

La paura delle opposizioni è quella di un forte aumento delle tariffe, dato anche l’aumento dei servizi che verranno erogati. I costi dovrebbero sì aumentare, ma il contratto con Aprica prevede anche la possibilità di eventuali riduzioni, se la raccolta differenziata funzionasse bene producendo profitto. Magatti non ha però voluto illudere nessuno: «Non abbiamo certezze, solo la volontà di perseguire questo elemento». Un obiettivo non da poco per quella che l’assessore ha definito: «Una grande impresa collettiva a cui tutti sono chiamati a dare un contributo».

Vincenzo Sapere, Paco-Sel, nel dibattito ha annunciato un ordine del giorno per valutare «di intervenire per le famiglie in difficoltà». Un tema sollevato con forza anche dalle minoranze, «non sono previste grosse agevolazioni per chi è in difficoltà» ha detto il capogruppo del Pdl Francesco Scopelliti.

A chi chiedeva di fare come a Milano la Giunta Pisapia, Magatti ha espresso la propria contrarietà: «Se si esenta qualcuno ponendo un discrimine si ha il massimo della diseguaglianza fra due persone che differiscono di pochissimo ottenendo la massima iniquità». Un intervento non necessario per l’assessore, che ha anche l’incarico ai servizi sociali, perché le situazioni di difficoltà vengono affrontate dagli uffici appunto dei servizi sociali. Ma non solo Palazzo Cernezzi deve fare quadrare il Bilancio di cui la raccolta dei rifiuti è una grossa parte, più del 10 per cento pari a 12,5 milioni di euro.

Infatti un emendamento presentato dal capogruppo di Adesso Como, Alessandro Rapinese, per esentare «i titolari di una pensione sociale unici titolari dell’immobile», ha avuto il parere favorevole dagli uffici, salvo una revisione del Bilancio previsionale per il 2013. È una proposta che «va a dare un sollievo alle persone in queste situazioni» ha aggiunto Mario Molteni, Per Como. Il capogruppo di Paco-Sel Luigi Nessi ha ribadito l’intenzione di intervenire, quando il Bilancio lo permetterà, e ricordato l’ordine del giorno annunciato dal compagno di gruppo, sottolineando che la Giunta: «Ha sempre dato corso agli ordini del giorno approvati». E sul problema finanziario è intervenuto Sapere: «Bisogna dire da dove si prendono i soldi! Se il costo del servizio è quello, come lo si paga?». «Stiamo approvando il Regolamento prima del Bilancio – gli ha risposto Laura Bordoli, Gruppo misto – se si dice che facciamo una modifica i soldi si possono trovare».

Al voto solo minoranze e Per Como hanno appoggiato la proposta, bocciata dalla maggioranza poco prima della chiusura della seduta. [Michele Donegana – ecoinformazioni]

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