Giorno: 25 Luglio 2014

Lasciateli partire: la burocrazia non fermi la musica e la cultura!

capoverdeIl Baule dei suoni, animatore di progetti a Capo Verde,  ha diffuso un appello perché vengano fatti partire i giovani musicisti capoverdiani attesi a Tavernerio ma bloccati da giorni nell’aeroporto di Praia a Capo Verde. Leggi l’appello.  (altro…)

(This is not a) Rock documentary

mfs-poster-hugeIntenzione: creare un documentario sul tour mondiale dei The National. Risultato: un lungometraggio che parla poco del gruppo e molto della complessità dei rapporti fra le persone, in particolare se fratelli. Protagonisti: Matt (il cantante del gruppo) e Tom Berninger (il regista), una telecamera sempre accesa e la musica meravigliosa della band newyorchese.
Tutto questo è Mistaken for a Strangers, trasmesso il 24 luglio in centinaia di città nel mondo, tra cui Montano Lucino

Alfa e omega. Matt Berninger è un personaggio affermato nell’ambiente dell’indie rock. Elegante, sofisticato, con una voce che ricorda molto quella di Ian Curtis. Tom invece è più piccolo di nove anni, ha gusti più “terra terra”, è un regista amatoriale di film horror ed è parecchio maldestro. Il primo è il cantante dei The National, il secondo invece non è nulla. Non stupisce quindi che il fratello maggiore aiuti il minore, invitandolo a seguire lui e il gruppo nel tour legato all’album High Violet e chiedendogli di girare scene per poi montare un documentario, il primo nella vita ormai decennale della band newyorchese.
Una telecamera sempre accesa, dialoghi surreali, richieste bizzarre (accolte con perplessità dalla band) e una continua ricerca da parte di Tom d’attirare l’attenzione del fratello, perfino quindici minuti prima dall’inizio di un concerto.  Attraverso imabarazzi, situazioni grottesche e disastri (e l’inevitabile licenziamento) si dipana il racconto di un rapporto complesso tra fratelli, fatto d’invidia ma anche di grande affetto e stima. A prima vista, la vicenda sembra scollegata dalla storia della band. Ma, in realtà, riveste un ruolo centrale poiché il gruppo è composto da due coppie di fratelli (Bryce e Aaron Dessner, Bryan e Scott Devendorf).
Lontano dagli eccessi che l’immaginario collettivo attribuisce alle rock star, Mistaken for a strangers restituisce la fotografia di un gruppo che ha patito delusioni e sconfitte («A New York abbiamo suonato davanti a nessuno. Sono tornato a casa e ho pianto tutta notta», confida Matt al fratello) e ha saputo superarle inserendo questi elementi all’interno della propria musica.
Nel finale, Matt, consapevole del suo successo, si nasconde continuamente durante un live e poi si confonde tra la folla, urlando in mezzo a tutti Terrible Love. Il fratello, smessi i panni del film maker, lo rincorre come farebbe un qualsiasi roadie. «Una volta, quando era a New York – spiega Tom alle telecamere – Matt mi chiama per raccontarmi un incubo.  Era notte, a un certo punto dalla strada compare un mostro intenzionato a ucciderlo. A un certo punto, compaio io , armato di ascia, e faccio a pezzi la creatura malefica. Questo per me ha significato tanto, voleva dire che mio fratello ha bisogno di me».
Il premio nobel Michael Moore ha scritto: «É una delle cose più belle mai viste su una band». Il film è un ibrido tra un documentario musicale su una band e una specie di ritratto del regista.  È un viaggio personale durato otto mesi, introspettivo e davvero emozionante.
E, sullo sfondo, la musica stupenda di quel gruppo meraviglioso che sono i The National [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]

Video/ L’altra Europa per la Pace in Palestina


Maltese BoliniPnagopulos

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con il dibattito Il ruolo dell’Europa negli scenari di guerra si è approfondito il ruolo de L’Altra Europa per fermare il massacro dei palestinesi a Gaza. La proposta di Giuliana Sgrena di una delegazione di parlamentari europei e nazionali per dare risalto alle voci contro la violenza e la guerra si è articolata con l’idea largamente condivisa che oltre che i parlamentari siano importanti le voci della società civile ed in particolare quelle degli ebrei e degli israeliani contro la guerra. L’incontro di Firenze nel circolo Arci dell’isolottoa Firenze ha visto la partecipazione di un centinaio di persone  e gli interventi di Riccardo Chiari, Curzio Maltese [parlaentre europeo de L’altra Europa con Tsipras], Raffaella Bolini, Tommaso Fattori, Argiris Panagopoulus.  Guarda i video di alcuni passi degli interventi.

 

 

26 luglio/ Arrigo Cappelletti in concerto per Como Jazz

Prosegue in piazza Martinelli, il 26 luglio alle ore 21.15, il ciclo di concerti di Como Jazz organizzato nell’ambito di Como Live a cura della Casa della Musica e del Comune di Como – Assessorato alla Cultura. Protagonista il Trio con pianoforte di Arrigo Cappelletti, accompagnato dal contrabbassista Alvise Seggi e del batterista Nicola Stranieri, suo storico collaboratore.

Nella sua lunga e intensa carriera Cappelletti ha messo a confronto il suo jazz con musiche ‘altre’, dal tango argentino (è stato infatti tra i precursori del tango-jazz in Italia) al fado portoghese, dal Lied romantico e novecentesco all’avanguardia ‘colta’, ultimamente al fianco di due esponenti di spicco del nuovo jazz americano, John Hebert e Jeff Hirshfield. Governato dal principio dell’«abolizione del ridondante e del superfluo», il trio secondo Cappelletti è una ricerca implacabile di verità che punta a disvelare le relazioni, i «giochi di potere», «le alleanze che si stabiliscono nel suonare».

Ingresso libero

 

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