
Aria tossica/ Le proposte degli ambientalisti
Legambiente, Fiab, La città possibile, Iubilantes, Ruotalibera chiedono un incontro al sindaco di Como Mario Lucini e agli assessori Daniela Gerosa e Bruno Magatti per esporre le proposte degli ambientalisti per contrastare l’emergenza determinata dal perdurare dell’inquinamento dell’aria in città. Leggi nel seguito il testo del comunicato.
«L’inquinamento dell’aria è un problema complesso poiché prodotto da fonti diverse e peggiorato da fattori ambientali di base quali le condizioni meteorologiche e la conformazione geografica (naturale o antropica) del territorio. Il particolato urbano è un indicatore per la valutazione della qualità dell’aria; le ridotte dimensioni lo rendono una minaccia per la salute umana e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ha classificato il particolato atmosferico come cancerogeno per la salute umana. È ormai chiaro il costo sanitario ed umano sulla popolazione, valutato attraverso valutazioni statistiche lunghe e complesse, analisi multifattoriali e dati raccolti per lungo periodo su popolazioni esposte e gruppi di controllo . La letteratura scientifica ha ormai assodato che l’esposizione a particolato (PM), ozono (O3) e biossido di azoto (NO2) è direttamente e inequivocabilmente associata alla comparsa di patologie polmonari e cardiovascolari, all’aumento della mortalità e alla riduzione della speranza di vita. Per quanto riguarda il costo sanitario, in Italia si stima fra i 47 e 142 miliardi di euro l’anno (dati riferiti al 2010 – Malaria 2016). Uno studio non recentissimo (2008) ma molto serio (Impatto dell’esposizione al PM10 sulla frequenza di visite per patologie respiratorie in un pronto soccorso pediatrico: l’esperienza della Macedonio Melloni – A. Caddeo, e al.) evidenzia una correlazione significativa tra i valori di PM10 ed il numero di accessi in pronto soccorso per malattie respiratorie.
Solo conoscendo a fondo l’origine dell’inquinamento atmosferico e le principali fonti che contribuiscono alla sua formazione è possibile programmare gli interventi adeguati; la città di Como e caratterizzata da:
– particolari caratteristiche orografiche (convalle)
– confine con la pianura padana
che in condizioni meteo di alta pressione sono fortemente predisponenti all’accumulo di sostanze tossiche nell’aria. Tali sostanze, come per tutte le aree urbane, sono principalmente originate dal traffico automobilistico e dai sistemi di riscaldamento
(Atmospheric Environment, novembre 2015 – Contributions to cities’ ambient particulate matter (PM): A systematic review …).
L’emergenza smog che si è manifestata alla fine del 2015 non è stata sicuramente un’eccezione; ad evidenziarlo c’è l’andamento dei superamenti di PM10 nel corso degli ultimi anni: dal 2009 Como ha superato i limiti per ben sei anni.
A tale fine chiediamo :
- la messa a punto di un protocollo per l’emergenza (situazione di superamento dei limiti di legge per più giorni consecutivi); pur nell’evidenza che l’inquinamento è prodotto da più fattori, nella situazione di emergenza l’unico atto può e deve riguardare il traffico, con blocchi alla circolazione dalle 10 alle 16 durante la settimana e completi nel weekend
- la delibera di provvedimenti a breve e medio termine per evitare che si arrivi a situazioni di emergenza. Iniziative che riteniamo interessanti e che ci sentiamo di appoggiare con forza erano e sono già contenute nel rapporto Agenda 21 e nel Piano Energetico Provinciale (PEP) 2012-2020, finora senza realizzazione.
In particolare chiediamo un’azione rapida ed efficace dell’Amministrazione sui seguenti punti:
- Ordinanza di chiusura delle porte dei negozi nel periodo novembre/febbraio compresi
- Domeniche a piedi (8:00-18:00) da novembre a febbraio compresi, almeno due al mese
- Recupero e aumento del verde urbano, ovunque sia possibile
- Identificazione dei parcheggi di cintura con navette verso il centro
- completamento dei parcheggi di corona con soluzione dello snodo di sant’Agostino anche spostando il terminal dei bus (possibilmente elettriche attorno alla convalle e ibride altrove)
- distribuzione gratuita delle merci in centro storico con mezzi elettrici (già predisposti dalla precedente amministrazione) con recupero delle risorse dalla fiscalità generale
- Realizzazione di una rete di piste ciclabili con dorsale lungo la città da sud a nord e politiche di tariffazione integrata bus/treno/battello, almeno per il primo bacino, con accordi e facilitazioni per il trasporto bici
- Controlli sul rispetto dei divieti con sanzioni maggiorate
- varchi a pagamento per l’ingresso in centro (tipo area C)
- predisposizione di piani di arrivo in centro con mezzi pubblici per ogni iniziativa che attragga pubblico (ad esempio, la città dei balocchi e capodanno) finalizzati alla diminuzione della congestione da traffico
- rispetto della normativa sulla definizione ed incarico del Mobility Manager» [Legambiente, Fiab, La città possibile, Iubilantes, Ruotalibera]