Como senza frontiere/ La rete comasca per i diritti dei migranti
C‘è voluta quasi un’ora e mezza, all’incontro con la stampa di oggi, per permettere a Anna Francescato, una delle portavoce, e a altri aderenti alla principale rete per i diritti dei migranti a Como di spiegare l’enorme mole di attività svolta negli ultimi mesi. Hanno rappresentato la rete Como senza frontiere, insieme a Anna Francescato (portavoce), Manuela Serrentino (impegnata nel tavolo di Coordinamento del Comune), Celeste Grossi e Luigi Nessi (Paco-Sel) Fabrizio Baggi (Prc), Ivan Riboldi (Uds), Fabio Cani (Arci), Antonio Soffientini (missionario comboniano), Claudio Altieri (comboniano di Rebbio, già missionario in Africa), don Maurizio Balducci.
Si è parlato del Campo governativo, della necessità di coniugare l’azione solidale e l’impegno politico per riconoscere diritti universali e superare leggi ingiuste, di iniziative e si è segnalata l’importanza e la gioia fattiva di lavorare insieme tra persone di diverso orientamento. Un accenno è stato fatto anche al Consiglio comunale aperto del 19 settembre. Como senza frontiere ritiene essenziale partecipare alla seduta con un intervento e, convinta che non si vorrà negare il diritto di parola alla vastissima e attivissima, nell’emergenza umanitaria a Como San Giovanni, rete per i migranti del territorio comasco, che annovera tra gli aderenti un arcobaleno di forze tra le quali, insieme a tante altre, figurano organizzazioni come la Cgil, l’Arci, L’isola che c’è e, con il Coordinamento comasco per la Pace (il presidente è il consigliere Mario Forlano, delegato dal sindaco), lo stesso comune di Como, ha già inoltrato ai capigruppo delle diverse forze politiche e a Stefano Legnani, presidente del Consiglio comunale, a cui compete la decisione, richiesta formale di partecipazione. Già on line sul canale di ecoinformazioni tutti i video dell’iniziativa.
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