
Sinistre politiche e sociali unite al Congresso del Prc di Como
Sensazione palpabile di sinistre unite al Congresso del Prc di Como il 12 marzo alla sala Lissi. Non solo nei toni della relazione del segretario uscente Pierluigi Tavecchio quanto nella effettiva corrispondenza e non marginale sovrapponibilità dei discorsi tracciati dagli ospiti che dalla Cgil all’Arci, dalla Fiom al Comitato democrazia costituzionale, a Sinistra italiana, ai consiglieri di Paco-Sel, dall’Uds, a Como senza frontiere e tantissimi altri.
I tempi delle divisioni a sinistra sembrano lontani a Como proprio mentre nazionalmente i media principali coltivano l’errore di considerare sinistra sia i partiti e i movimenti che si dichiarano antiliberisti che quelli semplicemente alla ricerca di un liberismo meno assassino. Fatto questo errore si ricaverebbero due considerazioni entrambe discutibili: c’è grande divisione a sinistra o la parola sinistra non ha più grande significato. Invece al Congresso del Prc, reso più frizzante anche da un intervento di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli contro il razzismo, la situazione ci è sembrata meglio definibile nei termini di una sostanziale unità con gli ovvi distinguo e evidenti sensibilità diverse che forse potrebbero essere tutte ascritte a un riformismo radicale (nel senso letterale del termine) antiliberista, quindi rivoluzionario. Ma più delle sintesi giornalistiche contano le cose dette su politica locale, politica nazionale e internazionale, su diritti del lavoro e dignità delle persone, innovazione sociale e capacità di lavorare in reti che ecoinformazioni come prassi mette a disposizione di tutti sul suo canale con la registrazione integrale della relazione introduttiva e degli interventi degli ospiti. Già on line tutti gli interventi della prima parte dei lavori sul canale di ecoinformazioni.
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