Clara Schumann Engraving by Em. Raerentzen & Co. "Figaro," 1842 Portrait File Gilmore Music Library Yale University

5 ottobre/ Musica per i 200 anni di Clara Wieck Schumann

Clara Schumann Four Studies for Piano P. 1 Misc. Ms. 567 Gilmore Music Library Yale University

Nel bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann (1819-1896), Memoria musica dà voce alle sue composizioni.

Conosciuta come una delle più grandi pianiste del XIX secolo, Clara visse con criticità il suo ruolo di compositrice. Nel 1839 scrisse nel proprio diario: «Pensavo di avere talento creativo, ma ho abbandonato questa idea. Una donna non deve desiderare comporre, nessuna è mai stata capace di farlo. Perché dovrei essere io la prima? Sarebbe peccato d’orgoglio.» Clara si sbagliava, compositrici donne sono una presenza costante nella storia della musica sebbene molti testi continuino a ignorarle.

Il catalogo delle composizioni di Clara spazia dal 1831 al 1853. Ai ventitrè numeri d’opera sono da aggiungere numerose composizioni non catalogate, lavori andati persi e varie trascrizioni per pianoforte. Dopo la morte di Robert, nel 1856, Clara dedicò molte energie alla revisione, pubblicazione e interpretazione delle opere del marito e all’attività concertistica, componendo solo arrangiamenti pianistici.

I sei Lieder op. 13 vennero composti tra il 1840, anno del matrimonio, e il 1843, su testi di Heine, Geibel e Rückert riguardanti l’amore. Sono brani che presentano una grande intensità emotiva unitamente a lievità e godibilità. I primi quattro furono regalati da Clara a Robert in occasione di compleanni o del Natale, gli ultimi due furono composti probabilmente proprio in funzione della pubblicazione della raccolta avvenuta nel 1843, anche dietro insistenza di Robert. L’opera è dedicata alla regina Carolina Amalia di Danimarca, che ospitò Clara nella primavera del 1842, in occasione di una tourné.

Le Variazioni op. 20 sono il regalo di compleanno per Robert l’8 giugno 1853. Il tema scelto è tratto dai Bunte Blätter dello stesso Robert. Il musicologo Eric Sams ha individuato la presenza di codici cifrati nella musica di Schumann e in questo motivo, divenuto “il tema di Clara” troviamo la corrispondenza con le lettere/note del nome: C/do, A/la, A/la. Sullo stesso tema un anno dopo Brahms compose le Variazioni op. 9 con una circolarità tematica molto cara ai tre musicisti. Nella Variazione VII Clara inserisce anche un proprio tema, dell’op. 3, citato anche da Brahms nella sua Variazione X.

Il Trio op. 17 venne composto nel 1846 e pubblicato nel 1847. Nello stesso anno anche Fanny Mendelssohn era impegnata a comporre per la stessa formazione. Forse un incoraggiamento reciproco tra le due musiciste che si erano incontrate da poco? Quando nel giugno 1847 Clara apprese con sgomento che Fanny era morta, scrisse all’amica Emilie List che avrebbe dedicato a Fanny il proprio Trio, di cui stava aspettando a giorni la pubblicazione, ma il Trio uscì senza alcuna dedica. Sulla Nuova Rivista per la Musica del maggio 1848 leggiamo: «Questo Trio merita un posto in primo piano tra i nuovi lavori di questo genere». Amici e colleghi erano entusiasti di questa composizione. Brahms lo interpretò più volte e Joseph Joachim scrisse che era il brano favorito alla corte di Hannover.

“Per Clara” – Concerto
Sabato 5 ottobre 2019 ore 21
Istituto Carducci – Como, viale Cavallotti 7

Ingresso libero

Programma

Lieder op. 13
voce Luisa Bertoli
pianoforte Beatrice Botta

Variazioni op. 20 su un tema di Robert Schumann
pianoforte Beatrice Botta

Trio op. 17
Trio Dafne
violino Clara Marzorati
violoncello Valentina Turati
pianoforte Elena Strati

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