Fabio Cani

Un mattino di ordinario antifascismo

Domenica 7 maggio 2023: la giornata comincia con l’attesa del pullman che ci porterà a Dongo, organizzato dalla Camera del Lavoro di Como. Un altro, noleggiato dall’Anpi, ci segue a ruota. La strada del lago scorre abbastanza velocemente: il traffico del turismo non è ancora cominciato, è presto, anche se non proprio l’alba. Alle 9 circa siamo a Dongo; piazza Paracchini, dedicata a uno dei caduti della Resistenza in Alto Lario, è ancora semivuota; i nostalgici del passato regime non sono ancora arrivati; le camionette delle forze dell’ordine sì, e hanno già sostanzialmente diviso il territorio in due campi: il lungo lago per “loro”, la porzione di piazza antistante il Municipio, il Palazzo Manzi, a “noi”, in mezzo una ristretta terra di nessuno tra le transenne. Unico punto di passaggio un bar che ha un ingresso sul lungo lago e un altro verso la piazza.

Comincia così un mattino di ordinario antifascismo.

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Pace/ La marcia di Como

Nonostante le lugubri prospettive di scontri tra i blocchi, nonostante il senso di impotenza che a tratti sembra prendere il sopravvento, soprattutto tra la gente “comune”, nonostante la pioggia, anche Como è tornata a manifestare per la Pace, con la Marcia che da qualche anno ormai accompagna il mese dedicato agli approfondimenti sulla Pace e sui temi connessi.

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In occasione del Ramadan le giunte leghiste continuano a negare i diritti

Ogni anno l’approssimarsi del Ramadan, in una condizione di compressione dei diritti di culto per chi professa la religione islamica, comporta la reiterazione di gravi situazioni di sospensione del diritto (e anche della logica). La denuncia è arrivata in una conferenza stampa convocata a Cantù dalle associazioni Assalam di Cantù e Assadaka di Erba.

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Como senza frontiere/ Marcia per fermare la strage

[Il volantino distribuito durante la Marcia]

In accordo con l’appello delle realtà impegnate nel salvataggio delle vite migranti in terra e mare, Como senza frontiere ha voluto unire il 4 marzo pomeriggio in Piazza della Pace (nota come Piazza Vittoria) anche la voce della città alle «molte voci» che «è necessario si alzino», per ricordare le vittime della strage di Cutro e per chiedere le dimissioni dei ministri coinvolti nell’inammissibile omissione di soccorso.

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Musica e società/ 8 stagioni per Rebbio

Il concerto che si è tenuto nella mattinata di domenica 19 febbraio 2023 nella chiesa parrocchiale di Rebbio con la presenza dell’Ensemble strumentale “Giulio Rusconi” e l’esecuzione delle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi e delle Quattro stagioni di Buenos Aires di Astor Piazzolla, è importante per più di una ragione.

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Diritti/ Asilo e accoglienza in Ticino

Si è svolto sabato 11 febbraio 2023 a Lugano, nell’auditorium dell’Università della Svizzera italiana, l’incontro dedicato al Diritto d’asilo, ovvero Le nuove sfide dell’accoglienza tra diritti e vulnerabilità. L’incontro, nell’ambito del ciclo Ticino e diritti fondamentali, promosso dall’Usi, e organizzato in collaborazione con la Fondazione Azione Posti Liberi e la Fondazione Diritti Umani, ha rappresentato un’occasione di verifica della situazione nel Cantone Ticino, ricca di possibilità positive – come è stato ricordato nell’introduzione – per quanto gravata di molte criticità.

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2 febbraio/ Memorandum contro l’umanità

Il 2 febbraio 2023 inizia il “nuovo” triennio di validità del memorandum firmato tra Italia e Libia nel 2017 e relativo alla “gestione” dei flussi migratori. Si tratta del famigerato accordo che venne firmato dal primo ministro libico Fayez al-Sarraj e dal presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni e promosso dall’allora ministro degli Interni Marco Minniti, e che ha garantito enormi finanziamenti al governo (e alle milizie armate) libiche in cambio di un impegno per la riduzione dei flussi migratori transitanti per il paese nordafricano. Nei fatti gli accordi italo-libici hanno permesso la realizzazione di uno dei più criminali sistemi di oppressione nei confronti delle persone migranti, fatto di violenze, sfruttamento, veri e propri campi di concentramento, respingimenti in mare e nel deserto…

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Se fate i bravi: un film per la memoria attiva di Genova 2001

Se fate i bravi è un film «inattuale», che però l’evoluzione della politica in questo Paese e in questi tempi «riporta attualissimo». Esordisce così Stefano Collizzolli, nella sua breve introduzione alla proiezione allo Spazio Gloria. Allude evidentemente alla violenza del potere, perché Se fate i bravi è un film su Genova 2001 (ma forse sarebbe meglio dire di Genova), che torna a rileggere quei giorni e quella fase a distanza di più di vent’anni, deliberatamente aggirando la “celebrazione” del ventennale, e invece riportando l’attenzione al fondamentale intreccio di storie personali e storia collettiva che Genova rappresentò.

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Memoria 3/ Due partigiani fucilati in città

Nella giornata di sabato 21 gennaio, in maniera straordinaria dedicata alla memoria antifascista della città e del territorio, non poteva mancare un ricordo di Luigi Ballerini ed Enrico Cantaluppi, fucilati (ma si dovrebbe dire “assassinati”) poco lontano dal centro cittadino il 24 gennaio 1945, una delle ultime e più brutali manifestazioni di violenza del fascismo locale, che sarebbe stato di lì a qualche mese sconfitto.

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Memoria 2/ Renzo Pigni sindaco socialista

A distanza di 4 anni dalla sua morte, avvenuta il 24 gennaio 2019, Renzo Pigni, indimenticato esponente della politica comasca, militante socialista, parlamentare e sindaco della città di Como, è stato ricordato dalla sezione di Como dell’Anpi, davanti alla sua tomba, al Cimitero monumentale di Como.

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