
Prc/ A Como Natale è sfruttamento
Rifondazione comunista denuncia che a Como, a vantaggio di pochi, si trasforma il Natale in occasione di pericolo per i lavoratori e sfruttamento e pericolo per lavoratrici e lavoratori.
«Che cosa c’è dietro le luminarie sotto le feste? Che cosa trasforma il duomo di Como in un “bacioperugina” da quindicimila tonnellate? La stessa logica che domina questo mondo: Ridurre i costi, rendere massimi i profitti. La seguono i commercianti, quando soprattutto per Natale vogliono la città vetrina. La segue l’amministrazione comunale che appalta i lavori di addobbo alle ditte che propongono il massimo ribasso. La seguono quelle imprese che pagano in nero e non spendono un euro per la prevenzione degli infortuni e vincono gli appalti ricattando i lavoratori con l’alternativa tra mansioni sottopagate e pericolose o disoccupazione.
E non andiamo molto lontano dal vero dicendo che l’episodio denunciato a Como domenica scorsa non è un caso isolato, visto che siamo in un paese dove sul lavoro muoiono tre persone al giorno, che sia Pasqua, Ferragosto o Natale.
A proposito, visto che siamo in periodo di auguri ne facciamo due anche noi: alle lavoratrici e ai lavoratori, che si riescano a conquistare con le lotte salari dignitosi, sicurezza e fine della precarietà ed alle amministrazioni locali e alle forze di polizia, perché mettano questa sicurezza al primo posto ed impediscano, visto che ne hanno i mezzi, che si muoia di lavoro. [Fabrizio Baggi, segretario Prc/SE Lombardia, Pierluigi Tavecchio, segretario provinciale Prc Como]