
Antifascismo/ ManifestA interroga
La componente parlamentare di Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, animata dalle parlamentari Doriana Sarli, Yana Ehm, Silvia Benedetti e Simona Suriano contesta al Ministro dell’Interno di aver permesso a Milano e a Dongo manifestazioni in contrasto con la XII disposizione transitoria della Costituzione, attuata dalla Legge cd. Scelba e dalla Legge Mancino n. 205/1993.
«Al Ministro dell’Interno
Per sapere – premesso che:
in data 29 aprile a Milano, diverse sigle del neofascismo milanese hanno realizzato una manifestazione per ricordare Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani;
il primo fu militante del Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano) ucciso nel 1975 a seguito di un’aggressione da parte di militanti di gruppi politici avversari;
il secondo fu un esponente missino ucciso nel 1976 da un commando terroristico;
il terzo fu un gerarca fascista, giustiziato il 29 aprile 1945 dai partigiani, collaboratore dei nazisti e sostenitore del “Manifesto sulla razza” e di un manifesto che approvava l’esecuzione dei quindici partigiani in Piazzale Loreto il 10 agosto 1944;
analoga manifestazione si è tenuta a Como il 30 aprile;
per diffondere l’evento, è stato utilizzato un manifesto, non firmato, recante i simboli di Gladio e dell’Alloro, con insegne e fregi dell’esercito di Salò, in particolare della Guardia Nazionale Repubblicana e dei cosiddetti “Arditi”, al tempo impegnati in “azioni di anti-guerriglia anti partigiana”;
alcune organizzazioni promotrici, come Lealtà Azione, sono conosciute per il loro profilo nazi-fascista, con numerosi dirigenti e militanti già condannati non solo per apologia del fascismo, ma anche per reati di violenza ed estorsione aggravati, taluni, da associazione mafiosa;
altre organizzazioni, come Casa Pound, hanno visto loro esponenti essere ripetutamente condannati per aggressioni nei confronti di avversari politici;
i dirigenti di Forza Nuova sono stati processati per gravi episodi di squadrismo quali l’assalto, il 9 ottobre scorso, alla sede nazionale della Cgil a Roma;
negli anni passati, le manifestazioni promosse nelle date di cui sopra sono state accompagnate da saluti romani collettivi, con la sfilata di militanti in tenuta militaresca, con tamburi e fiaccole che evocavano le scenografie delle manifestazioni del Nazismo, suscitando allarme nella popolazione dei quartieri coinvolti;
nel 2019, l’evento è stato caratterizzato da scontri con le forze dell’ordine, con alcuni dei promotori che sono stati condannati dal Tribunale di Milano per apologia del fascismo;
tuttavia, la Questura e la Prefettura hanno concesso tale raduno a soli pochi giorni dal 25 aprile, e hanno autorizzato un corteo per le vie di Città Studi, con partenza da Piazzale Gorini;
in data 8 maggio 2022, si è tenuta a Dongo – Provincia di Como – la commemorazione dei gerarchi fascisti fucilati il 28 aprile 1945 in tale località, accompagnata, anche in quest’occasione, dal repertorio di saluti romani con il rito del “presente”, contornato da labari e bandiere del disciolto Partito Fascista e della Repubblica Sociale Italiana, con un intento apologetico inequivocabile;
tali manifestazioni, autorizzate, rischiano di mettere in pericolo la sicurezza della popolazione, se degenerano in atti di violenza, offendono la memoria e la tradizione di città simbolo della Resistenza italiana come Milano, e costituiscono un pessimo messaggio educativo per le giovani generazioni;
tali atti non hanno nulla a che vedere con il diritto di libertà di espressione, e si configurano come una palese violazione della XII disposizione transitoria della Costituzione, attuata dalla Legge cd. Scelba e dalla Legge Mancino n. 205/1993 –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tali eventi;
quali sono state le motivazioni che hanno spinto ad autorizzare tali manifestazioni;
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere il Ministro interrogato, al fine di impedire che vengano concesse in futuro tali autorizzazioni;
quali misure, per quanto di competenza, intenda adottare il Ministro interrogato al fine di evitare che tali raduni sfocino in atti di violenza». [Doriana Sarli, Yana Ehm, Silvia Benedetti e Simona Suriano]