ecoinformazioni/ mensile febbraio 2023/ Nessuno può salvarsi da solo

Anticipiamo, dal mensile ecoinformazioni che sarà in distribuzione nella Marcia della Pace del 26 marzo a Como, l’editoriale di Fabio Cani.

Sono passati più di tre mesi dalla presentazione del messaggio di papa Francesco per la 56ma Giornata mondiale della Pace (1° gennaio 2023) sotto il cui orizzonte anche la Marcia della Pace di Como e provincia idealmente si colloca. Tradizionalmente, infatti, la Marcia si tiene nel mese di gennaio («Mese della Pace»), anche se quest’anno – come già l’anno scorso – la marcia è slittata in avanti, verso quella primavera che tutte e tutti vorremmo non si limitasse ad essere una stagione meteorologica.

Rileggere quella lettera a distanza di mesi serve a collocarla già in prospettiva “storica”, a sottrarla alle più immediate urgenze del suo quotidiano “uso promozionale”, e a valorizzare alcune prospettive in essa contenute.

La lettera – si badi bene – non parte dall’ultima guerra scatenata nel mondo, quella tra Russia e Ucraina, che tende inesorabilmente ad allargarsi allo scontro tra i blocchi dell’“Occidente” (la Nato) e dell’“Oriente” (la Federazione Russa, la Repubblica Popolare Cinese), ma parte dallo sconvolgimento della pandemia covid-19, perché la guerra non si sviluppa nel vuoto, ma nasce in un mondo profondamente segnato da un sistema di

potere votato alle disuguaglianze e alle ingiustizie: «le tante crisi morali, sociali, politiche ed economiche che stiamo vivendo – si legge nel messaggio papale – sono tutte interconnesse, e quelli che guardiamo come singoli problemi sono in realtà uno la causa o la conseguenza dell’altro».

Poiché la crisi (e la decadenza, verrebbe da aggiungere) è globale, la risposta non può essere parziale. Le cose da fare sono talmente “ovvie” da sgomentare: «Dobbiamo rivisitare il tema della garanzia della salute pubblica per tutti; promuovere azioni di pace per mettere fine ai conflitti e alle guerre che continuano a generare vittime e povertà; prenderci cura in maniera concertata della nostra casa comune e attuare chiare ed efficaci misure per far fronte al cambiamento climatico; combattere il virus delle disuguaglianze e garantire il cibo e un lavoro dignitoso per tutti, sostenendo quanti non hanno neppure un salario minimo e sono in grande difficoltà». L’elenco papale è un buon metro per misurare i programmi dei vari governi…

Non illudiamoci: il percorso è lungo e tortuoso. Nessuno e nessuna può pensare di farlo in solitudine. La Marcia è solo un pezzetto simbolico, ma non inutile. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

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